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Sabato, 20 Aprile 2024
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L'ex ad del Milan Fassone avrebbe fatto pedinare e spiare alcuni giornalisti

Il tutto si apprenderebbe da una lettera di risposta da parte della Carpinvest alla richiesta del Milan di avere ragguagli su un sollecito di pagamento. Fassone sarebbe stato preoccupato da alcune indiscrezioni sulla situazione economica del Milan

L'ex ad del Milan Marco Fassone, che ha nelle scorse settimane avviato una causa civile contro la società rossonera per il suo licenziamento, ai tempi della proprietà cinese avrebbe fatto "pedinare" e controllare alcuni giornalisti per giorni da una agenzia privata, la Carpinvest srl, "con l'obiettivo di arginare una presunta fuga di notizia, ovvero capire come i cronisti della carta stampata fossero in grado di fare i loro scoop".

Il tutto si apprenderebbe da una lettera di risposta da parte della Carpinvest alla richiesta del Milan di avere ragguagli su un sollecito di pagamento. Lettera di chiarimento con cui la società di investigazioni lo scorso luglio ha informato i nuovi vertici societari, nominati dal fondo Eliott subentrato ai cinesi, della loro attività svolta nei mesi precedenti su richiesta dell'allora amministratore delegato.

Secondo le indiscrezioni, a partire dallo scorso gennaio, per via di una serie di indiscrezioni sui dettagli economici e piani industriali in una fase delicata della società calcistica, sarebbe circolato il sospetto di una 'talp' nel club.

Pertanto Fassone, in una riunione nella sede del Milan, avrebbe chiesto di effettuare "monitoraggio dinamico", cioè pedinare i quattro cronisti dal 19 febbraio al 2 marzo scorsi. La vicenda fa parte del contenzioso legale tra Fassone e il Milan per il quale si sta cercando un accordo extragiudiziale.

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