Caos dopo Milan-Chievo, il Milan con Maldini (squalificato): "Dall'arbitro insulti a ragazzi"
Dopo la partita del campionato Primavera era stato espulso anche Andrea Conti. I fatti
Il Milan scende in campo accanto al suo ex, storico, capitano. La società rossonera, infatti, è prontissima a difendere Paolo Maldini e Andrea Conti, i due tesserati - dirigente uno, calciatore l'altro - squalificati dopo il presunto caos post Milan-Chievo di Primavera.
Venerdì scorso, almeno stando alla sentenza del giudice sportivo, il direttore dell'area sport e il terzino ex Atalanta - che sta tornando da un infortunio - avrebbero avuto un durissimo scontro con l'arbitro della gara, Andrea Colombo di Como, durante il quale sarebbero volati insulti e pugni contro la porta. Pesante la mano del giudice: inibizione fino al 15 novembre per Maldini e tre giornate di squalifica per Conti.
Il Milan, però, non ci sta e ha già deciso di fare ricorso perché dietro la rabbia dei due tesserati ci sarebbe altro, molto altro. Secondo quanto riporta Ansa, infatti, l'arbitro avrebbe tenuto un atteggiamento "di scherno", "grave e pesante", con i giocatori, tutti giovanissimi.
Scrive ancora l'Ansa:
Secondo alcune ricostruzioni, l'arbitro classe 1990 di Como durante la partita si sarebbe rivolto a un giocatore prendendolo in giro per l'apparecchio ai denti, un altro lo avrebbe definito "grasso" e avrebbe avuto un atteggiamento di scherno anche nei confronti di Daniel Maldini, il figlio del dirigente rossonero.
Da lì sarebbe poi arrivata la reazione di Maldini e Conti.