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Milan eliminato e travolto a Manchester 4 a 0

Un Milan molle e senza grinta viene umiliato all'Old Trafford dal Manchester United. Doppio Rooney, Park e Fletcher nel finale per il 4 a 0 che elimina i rossoneri dalla Champions

Il Milan arriva all'Old Trafford in cerca dell'impresa (disperata) contro il Manchester United. Leonardo poco prima del match deve rinunciare ad Antonini, che non ha smaltito la botta di Roma, e Nesta che, causa un problema al menisco, ha un ginocchio gonfio ereditato dalla sfida contro l'Atalanta. In campo vanno Bonera, che farà coppia con Thiago Silva, e Jankulovski, che ha vinto il ballottaggio con Zambrotta. A centrocampo Flamini preferito a Beckham. Sir Alex Ferguson, invece, ha il problema del terzino destro e lo risolve scegliendo Gary Neville. Sugli spalti bella atmosfera nonostamte la contestazione dei tifosi locali contro la proprietà, la famiglia Glazer. La  maggior parte dei tifosi dei Red Devils indossano una sciarpa con i primi colori dello United, giallo e verde.

Lo United cerca di imporsi sin dalle prime battute. Wayne Rooney si rende pericoloso sin da subito. Il Milan, però, non sembra farsi intimorire e all'ottavo un colpo di testa di Ronaldinho fa venire i brividi all'Old Trafford. Poco dopo il Milan si rende ancora pericolo con Huntelaar, che però difetta nel controllo. La partita pare mettersi bene, invece il Manchester alza il baricentro, aumenta il ritmo e conquista il centrocampo. Passano una manciata di minuti e al 13' lo United passa nel suo 'Theatre of dreams'. Gary Neville con un cross pesca Rooney in area. L'ex Everton, marcato troppo molle da Bonera, stacca e infila Abbiati. 1 a 0 e qualificazione sempre più lontana. Il Milan ha bisogno di tre reti per passare il turno. La squadra di Leonardo subisce, però, il duro colpo. Ambrosini non riesce a entrare in partita, Flamini è fin troppo timido e le uniche trame partono dai rari spunti di Andrea Pirlo. Lo United, da parte sua, tiene il ritmo basso e in mediana detta legge. Nel finale un paio di iniziative del solito Pirlo provano a cambiare il match, ma il risultato non cambia e si va così all'intervallo. I rossoneri sono troppo compassati, mancano di mordente. Ci sono state un paio di occasioni buone, ma sotto porta è mancata la giusta cattiveria.

Non c'è più nulla da perdere ormai e bisogna osare. Leonardo lo capisce e sostituisce Davide Bonera, in difficoltà questa sera, e inserisce Clarence Seedorf con Massimo Ambrosini difensore centrale. Milan spregiudicato quello proposto nel secondo tempo. Passano poco più di 60 secondi e arriva la seconda doccia gelata. Nani di esterno pesca il solito Rooney che, sfruttando il buco centrale rossonero, di interno destro buca ancora Abbiati. Doppietta del fenomeno inglese, mazzata per il Milan. I rossoneri giocano intimoriti con la paura di subire la goleada. Al 55' segnali di vita milanista. Abate crossa al centro e pesca Huntelaar. L'olandese, completante solo a un metro dalla porta, sbaglia clamorosamente il tempo dello stacco e manda alto certificando la sua pessima prova. Clarence Seedorf a dare un senso alla sfida e cerca spesso di imbeccare le punte che però sono fin troppo immobili. Ronaldinho si accentra troppo, Borriello si incaponisce facendo a sportellate con Vidic e Huntelaar è troppo fermo sulla destra. Lo United, come un pugile esperto, dopo aver fatto sfogare un po' il Milan sferra il colpo del ko. Contropiede micidiale dei diavoli rossi che con Park Ji-Sung portano a tre le lunghezze dai rossoneri. Il Milan attacca senza idee, solo per forza di inerzia e le ripartenze del Manchester danno l'idea del micidiale cinismo degli inglesi. Al 65', Old Trafford ancora in delirio questa volta però non per un gol ma per l'ingresso di David Beckham, osannato da una standing ovation dai suoi ex tifosi. Girandola di cambi. Sir Alex Ferguson fa entrare Berbatov, Gibson e Rafael al posto di Scholes, Neville, autore dell'assist del primo gol, e Rooney, mattatore della doppia sfida. Gli applausi si sprecano anche per Wayne Rooney che con 3 gol in due sfide ha fatto pendere dalla parte dello United la qualificazione. Un fenomeno vero. Leonardo leva il fantasma di Borriello e inserisce Filippo Inzaghi.
Il Milan dopo il 3 a 0 però non c'è più e al Teatro dei sogni, è già festa rossa. Al 75' bel tiro al volo di Beckham che, nonostante la potenza, non crea grossi problemi a Van der Sar che smanaccia in calcio d'angolo. La partita non dice più nulla e si aspetta solo il triplice fischio dell'ottimo arbitro Busacca. I rossoneri hanno ormai gettato la spugna e a 3 minuti dalla fine arriva l'umiliazione con il quarto gol dello United con Darren Fletcher che buca per il 4 a 0 finale. I ragazzi di Leonardo hanno buttato la qualificazione nei 20 minuti di black out avuti nella gara d'andata che hanno pesantemente condizionato l'esito della doppia sfida. La speranza, ora, è che il risultato di Champions non porti contraccolpi psicologici negativi anche in campionato. Seconda brutta notizie consecutiva per il calcio italiano in termini di Ranking Uefa. La classifica ora è: Italia 62,2-Germania 60,4.

IL TABELLINO
MANCHESTER UNITED - MILAN 4-0
MANCHESTER UNITED (4-3-3): Van der Sar; Neville (20' Rafael), Vidic, Ferdinand, Evra; Park, Fletcher, Scholes (27'st Gibson); Valencia, Rooney (20'st Berbatov), Nani. A disposizione: Kuszczak, Evans, Obertan, Diouf. All:. Ferguson
MILAN (4-3-3): Abbiati; Abate (18'st Beckham), Bonera (1'st Seedorf), Thiago Silva, Jankulovski; Flamini, Pirlo, Ambrosini; Huntelaar, Borriello (23'st Inzaghi), Ronaldinho. A disposizione: Dida, Zambrotta, Favalli, Gattuso. All:. Leonardo.
MARCATORI: 13', 1'st Rooney, 13'st Park, 43'st Fletcher 
ARBITRO: Busacca (Svi)
AMMONITI: Scholes (MA), Flamini (M)
ESPULSI: -


TOP

ANDREA PIRLO 6: Nel primo tempo l'unico ha tessere le trame del gioco (sterile) rossonero. Prova a illuminara ma i suoi compagni sono pigri. Nel secondo tempo scompare anche lui

FLOP


KLAAS-JAN HUNTELAAR 4: Ha due buone occasioni ma le spreca in malomodo. Poteva essere la sua partita, invece è stata la sua disfatta. Colpevomente assente e poco propositivo.

MAREK JANKULOVSKY 4: Stesso discorso fatto per Huntelaar. Aveva l'occasione di far ricredere Leonardo ma la spreca clamorosamente. In difesa è poroso in attacco è nullo.


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