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E' morto Mario Poltronieri, storica voce della Formula 1: racconto' il mitico duello Arnoux-Villeneuve

Il commentatore televisivo si è spento nella sua casa di Milano

E' morto nel primo pomeriggio di mercoledì Mario Poltronieri. La storica voce della Formula 1, un timbro caldo e competente che per quasi tre decenni aveva accompagnato gli appassionati di motori durante i gran premi, si è spenta nella sua casa di Milano. 

Aveva 87 anni. I funerali si svolgeranno venerdì in città in forma strettamente privata. 

Milanese, da sempre appassionato di automobilismo e motociclismo, negli anni Cinquanta era stato un buon pilota (corse la Mille Miglia e fu collaudatore per la Abarth) e inizio' a collaborare con la Rai. All'inizio degli anni Settanta entro' in Rai definitivamente e divenne, fino al 1994, la voce ufficiale delle gare di Formula 1. Condusse anche tg sportivi. Indimenticate le telecronache in tandem con Ezio Zermiani che curava i collegamenti dai box. Da un lato Poltronieri, statuario e cheto, dall'altro Zermiani, irriverente e sempre pronto al guizzo nella pit-line, in un connubio spesso divertente e dal mix perfetto.

Dopo la 'pensione' venne spesso invitato come ospite e opinionista in diverse trasmissioni dedicate al motorsport. Era anche editorialista di Formula 1 per diverse testate, cartacee e online. Molti aneddoti e chicche sulla sua vita professionale li raccoglieva nella sua pagina Facebook, aperta recentemente. Amava collezionare gadget e ricordi da ogni parte del mondo lo portasse il mestiere di reporter.  

Dai modi garbati e professionali, mai fuori dalle righe, pacato e sapiente, aveva preso per mano i fan della Ferrari fin dalla sfortunata epopea di Villeneuve, pilota che adorava. Raccontò i primi mondiali di Senna e Prost, passando per il sogno sfiorato di Alboreto nel 1985 e accarezzo' l'era Schumacher agli inizi degli anni Novanta. La notizia della sua morte si è subito diffusa nei forum specializzati e tanti ricordano, con dolcezza e nostalgia, il suo "Prost al comando!" quando il campione francese prendeva la testa. Era in tutto e per tutto la colonna sonora della domenica pomeriggio nelle case di milioni di italiani. Un gentiluomo d'altri tempi, con uno stile di narrazione sobrio, non calcato, lontano anni luce dalle telecronache urlacchiate e ridondanti che affastellano gli eventi sportivi e motoristici di oggi. 

Nella storia, ovviamente, rimarrà il suo racconto della sfida tra Villeneuve (Ferrari) ed Arnoux (Renault) a Digione nel 1979. Il canadese arrivò secondo, dopo un emozionante toboga di sorpassi e controsorpassi, tra ruotate e tagli di traiettoria con il francese. Poltronieri, appassionato e divertito ma senza mai trasalire, descrisse istante per istante la sfida. Inscrivendo, senza saperlo, anche il suo nome nel mito di quella giornata. 

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