Walter Mazzarri chiede una reazione alla sua Inter ma la pressione inizia a farsi sentire. Non sono solo i tifosi ad essere delusi, ora lo è anche Thohir: l'uomo che ha in mano il suo futuro. Perchè è vero che ci sono molti elementi nuovi in rosa che faticano ma dopo dieci giornate i meccanismi di gioco dovrebbero essere assimilati.

Come è chiaro che l'emergenza infortuni ha rovinato i piani di Mazzarri che però dovrebbe riflettere sul tipo di preparazione imposta ai giocatori. Per spegnere l'ennesimo allarme scattato dopo la sconfitta di Parma, il tecnico toscano dovrà superare l'esame europeo allo stadio Geoffroy Guichard casa del Saint Etienne. Se i francesi dovessero vincere si proietterebbe ad un passo dall'Inter riaprendo la qualificazione alla seconda fase.

Non solo, però, perchè il presidente Thohir oltre a chiedere il passaggio del turno in Europa, vuole punti in campionato. E così anche contro il Verona, Mazzarri non può più permettersi errori. Il patron nerazzurro per ora non affretta i tempi, valuta e preferirebbe non cambiare in corsa. Anche perchè sostituire l'allenatore affosserebbe economicamente il club in un momento già di per sè delicato. I risultati sul campo, però, condizionano anche finanze e marketing, il presidente lo sa: diffondere il brand nerazzurro nel mondo con mediocri traguardi calcistici è complesso.

Thohir e i dirigenti dell'Inter venerdì si presenteranno a Nyon per presentare alla Uefa un piano quinquennale di rilancio finanziario. Se sapranno convincere l'organo europeo della bontà del progetto, la sanzione sarà solo economica e non prevedrà l'esclusione dalle Coppe come da regolamento. Nella situazione attuale gli sprechi non possono essere accettati e dire addio a Mazzarri costerebbe più di 14 milioni di euro. Allo stesso tempo però non ottenere il pass per la Champions a fine stagione, significherebbe dover rinunciare agli introiti delle Coppe e ai diritti tv per circa 50 milioni. L'Europa è imprescindibile e i risultati di Mazzarri sono anche una questione di conti.