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Candidatura alle Olimpiadi invernali: Milano, Torino o Cortina, il Coni deciderà il 1 agosto

Malagò: "Non ha senso aspettare"

Sarà il primo agosto il giorno in cui verrà decisa la città italiana candidata ad ospitare le Olimpiadi invernali del 2026. La palla passerà poi al Comitato Internazionale Olimpico che - tra le varie candidate di tutto il mondo - sceglierà definitivamente nella sessione milanese dell'autunno del 2019.

La scelta italiana è tra Milano, Torino e Cortina d'Ampezzo. Tutt'e tre le candidature hanno presentato i loro dossier completi il 23 luglio e Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha fatto sapere che entro pochi giorni una sola delle tre resterà in pista. L'1 agosto è prevista una riunione del consiglio nazionale del Coni e in quella occasione si saprà su quale città punta l'Italia. "Il governo - ha affermato Malagò - ha demandato al consiglio nazionale del Coni. Non sarebbe logico, produttivo, e sarebbe quasi autolesionistico continuare a tirare la questione".

Le concorrenti

La città prescelta dovrà vedersela con Calgary (Canada), Sapporo (Giappone), Erzurum (Turchia) e Stoccolma (Svezia). Si sono già ritirate Graz (Austria) e Sion (Svizzera), quest'ultima in seguito ad un referendum tenutosi nel Cantone Vallese in cui gli abitanti hanno bocciato la proposta di contribuire ai giochi olimpici con 100 milioni di franchi dalle casse cantonali. 

Cortina punta tutto sull'economicità delle realizzazioni (peraltro sta già lavorando per i Mondiali di sci del 2021) e sul fatto di contare su un territorio interamente di montagna, con Trento e Bolzano, e già attrezzato per le discipline sportive invernali. Milano metterà a disposizione le montagne della Valtellina e anche Saint Moritz. Torino avrà a disposizione, oltre alle "proprie" montagne, quelle del Vco, di cui alcuni Comuni si erano proposti anche per la più vicina Milano.

Cortina: cerimonia d'apertura all'Arena di Verona?

A Cortina e a Milano il mondo politico è pressoché compatto a sostegno delle rispettive candidature. Nel capoluogo lombardo il Movimento 5 Stelle si è astenuto; in particolare, Cortina e Milano sono fortemente sostenute anche dalle rispettive Regioni (Veneto e Lombardia). A Torino la candidatura è passata con il solo assenso del Movimento 5 Stelle, che ha voluto mettere molti "paletti" alla candidatura.

Il Coni aveva "suggerito" la possibilità di unificare più candidature (sarebbero state Torino e Milano) ma entrambe le città sono rimaste scettiche sul punto. In particolare Milano si è resa disponibile a patto di essere la città-guida, Torino ha rifiutato la possibilità temendo proprio che Milano potesse essere la città-guida.

I precedenti

Cortina d'Ampezzo avrebbe dovuto ospitare i giochi invernali nel 1944 che, però, non si disputarono a causa della seconda guerra mondiale. La "regina delle Dolomiti" ospitò poi, nel 1956, la settima edizione dei giochi. Sapporo ospitò invece l'undicesima edizione nel 1972, Calgary la quindicesima edizione nel 1988 e Torino la ventesima edizione nel 2006. Milano è dunque, tra le tre italiane, l'unica senza "precedenti", ma Saint Moritz, coinvolta nel progetto milanese, ospitò due edizioni: la seconda (1928) e e la quinta (1948).

Al di là delle singole città, il Canada ha un precedente recente (Vancouver 2010, ventunesima edizione) e così anche il Giappone (Nagano 1998, diciottesima edizione). Vi è poi da dire che l'estremo oriente ha già ospitato i giochi nel 2018 (Pyeongchang, Corea del Sud) e li ospiterà anche nel 2022 (Pechino, Cina). 

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