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Stadio del Milan al Portello, Majorino: "Meglio nell'area Expo". Ma è scontro

Il candidato alle primarie di centrosinistra prende posizione sullo stadio al Portello

Si capisce già che lo stadio del Milan (per ora previsto al Portello) sarà un argomento da campagna elettorale. Tutti i candidati a sindaco avranno "l'onere" di dire la loro opinione, mentre la giunta di Giuliano Pisapia, finora, con i due assessori competenti Lucia De Cesaris (urbanistica: ma ormai s'è dimessa) e Chiara Bisconti (sport), aveva preferito rimandare ogni considerazione a dopo che il progetto completo e definitivo sarà stato esaminato dagli uffici tecnici.

Dimessasi la De Cesaris, ma soprattutto entrando sempre più nel "vivo" la campagna per le primarie, di stadio si parlerà sempre più spesso.

Lo ha fatto Pierfrancesco Majorino martedì mattina in una intervista a Radio Popolare. Majorino è uno dei tre candidati ufficiali alle primarie (gli altri sono Emanuele Fiano e Roberto Caputo), tutti del Partito democratico. E il suo, sullo stadio, è un "no" secco: "Lo stadio del Milan in zona Fiera è molto complicato come impatto", afferma, spiegando che invece l'ideale sarebbe costruirlo sull'area di Expo, naturalmente insieme alla "cittadella universitaria". 

La posizione di Majorino ha creato però frizioni all'interno del centrosinistra. A cominciare dal suo avversario Emanuele Fiano, anche lui candidato alle primarie, che ha replicato "frenando". Il dossier stadio al Portello è del resto in mano alla giunta di Milano, che deve valutare i pro e i contro sulla base del progetto completo (quando sarà pronto). E se Sinistra ecologia e libertà approva lo stadio all'Expo, non così l'estrema sinistra: per Basilio Rizzo è una "vergogna" che "l'eredità di Expo sia uno stadio".

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