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Tottenham-Inter 3-0 | Zuppa inglese: disastro europeo

L'Inter è stata sconfitta 3-0 dal Tottenham nell'andata degli ottavi di Europa League

A San Siro ci vorrà un'impresa sportiva. L'Inter esce con le ossa rotte da White Hart Lane, ma l'impressione è che siano più i demeriti dei nerazzurri che i meriti degli inglesi, sicuramente forti in attacco ma vulnerabili in difesa.

Ottima prestazione dei giocatori offensivi del Tottenham, maluccio invece la fase difensiva. Nell'Inter si salva sempre e solo Handanovic, mentre il resto della squadra ha deluso. Al ritorno ci vorrà tutt'altra qualità e foga agonistica per rimettere la qualificazione in discussione.

 Incapace di arginare le folate inglese, ancor meno di imbastire azioni manovrate. Fulmineo il vantaggio dei padroni di casa, alla prima vera accelerazione: sul cross dalla sinistra di Gylfi Sigurdsson, Gareth Bale insacca di testa. Il più atteso, il più temuto, viene colpevolmente dimenticato dalla difesa nerazzurra al centro dell'area, e può così insaccare la sua quarta rete personale all'Inter. Partenza in salita, nerazzurri sotto shock, Tottenham in trance agonistica: Jermaine Defoe confonde Andrea Ranocchia ma Samir Handanovic respinge con i pugni.

Stramaccioni perdona Antonio Cassano e lo schiera dal primo minuto. Ma l'attaccante di Bari Vecchia gioca la sua personale partita nella partita, avulso quanto abulico. La timidissima reazione dei nerazzurri passa dai piedi di Ricardo Alvarez che libera Mateo Kovacic: conclusione alta. Inevitabile arriva così il raddoppio: veronica di Defoe, Handanovic respinge come può ma Sigurdsson non può sbagliare. C'è solo il Tottenham, con le sue vertiginose triangolazioni sulle corsie laterali, l'asfissiante fraseggio a centrocampo. 

Casuale l'unica vera palla-gol dell'Inter: Cassano libera nello spazio Alvarez ma solo davanti a Brad Friedel l'argentino non inquadra la porta. Stramaccioni azzarda nella ripresa e passa alla difesa a tre, inserendo anche Rodrigo Palacio. Ma al di là dell'impianto tattico è l'Inter ad apparire inadeguata, lenta e imprecisa, insufficiente per intensità ed corsa. E con pochissima concentrazione. Perchè solo così si spiega il terzo gol degli Spurs: sull'angolo di Bale, Jan Vertonghen schiaccia indisturbato in rete, sotto gli occhi della difesa nerazzurra immobile. Spettatrice non pagante. 

Il Tottenham non rallenta e cerca il poker, solo Handanovic evita l'umiliazione: prima su Defoe quindi in uscita bassa su Aaron Lennon. L'Inter ha un sussulto con Rodrigo Palacio che si divora una clamorosa occasione. Ma sarebbe stato un premio immeritato per questa Inter. 

IL TABELLINO TOTTENHAM-INTER 3-0
Tottenham (4-2-3-1): Friedel 6,5; Walker 6,5, Gallas 6,5, Vertonghen 7, Assou-Ekotto 6,5; Dembele 7,5 (20' st Livermore 6), Parker 7; Lennon 6,5 (36' st Naughton sv), Bale 7, Sigurdsson 7 (26' st Holtby 6); Defoe 6,5. A disp.: Lloris, Dawson, Caulker, Carroll. All.: Villas Boas 7.
Inter (4-2-3-1): Handanovic 6,5; Zanetti 5,5, Ranocchia 4, Chivu 4, Juan Jesus 4 (1' st Palacio 5,5); Gargano 5, Cambiasso 4,5; Alvarez 4,5 (22' st Jonathan 5,5), Kovacic 5 (10' st Guarin 5), Pereira 5; Cassano 5,5. A disp.: Belec, Pasa, Mbaye, Benassi. All.: Stramaccioni 4.
Arbitro: Lahoz (Spa)
Marcatori: 6' Bale, 18' Sigurdsson, 8' st Vertonghen
Ammoniti: Bale, Lennon (T); Guarin (I)
Espulsi: nessuno

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