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Sport San Siro / Via dei Piccolomini, 5

L'idea del comune: vendere San Siro a Milan e Inter

Le due società lo gestirebbero 'in proprio'. La cifra proposta dall'assessore Bisconti: 100 milioni

Milan e Inter vogliono uno stadio di proprietà? Tanto vale vendere loro il Meazza. L'idea è stata lanciata dall'assessore allo sport Chiara Bisconti con una intervista al Corriere, e spariglia le carte rispetto a quanto finora previsto. Ma potrebbe risolvere due problemi in un colpo solo: la necessità per le squadre di calcio milanesi di aumentare gli introiti con un impianto all'altezza di quelli europei, e il "filo di lana" del futuro di San Siro se le stesse società dovessero decidere di abbandonarlo.

Ad oggi, le due società hanno l'uso di San Siro in convenzione fino al 2030. Tramontata l'idea del nuovo stadio del Milan, l'assessore Bisconti - consapevole del problema dei ricavi - continua a sostenere che, idealmente, due impianti separati sarebbero logici. Ma allo stato delle cose non è, evidentemente, una strada praticabile.

Per incrementare i ricavi, però, occorre anzitutto pensare a un Meazza trasformato. Come? Bisconti suggerisce l'apertura su quattro lati, quindi anche a sud (piazza Axum, limitando l'area del capolinea del 16) e ad est (allargando via Piccolomini). Con l'area del Trotto a fare da "quarto anello" esterno, per i servizi che oggi mancano e che porterebbero nuovi introiti.

Ma quanto vale il Meazza? Bisconti azzarda la cifra: 100 milioni di euro. Non così tanto, se si considera che via Aldo Rossi e corso Vittorio Emanuele se la dividerebbero in parti uguali. Tuttavia occorre poi valutare il costo della ristrutturazione. La sola Inter era disposta a spendere 110 milioni per il progetto che aveva presentato a Palazzo Marino, nel caso in cui il Milan avesse proseguito con l'idea del nuovo stadio. 

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