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Next Gen, sorteggio con modelle da spogliare: ondata di critiche e insulti, Atp si scusa

Da martedì i più forti giovani tennisti al mondo si sfideranno nelle innovative Finals; ma la cerimonia di apertura è un disastro, trash e sessista. Insulti nei commenti e condanna unanime. E parte lo scaricabarile delle responsabilità

Doveva semplicemente essere il ritorno del grande tennis a Milano. 12 anni dopo il defunto torneo indoor. Una kermesse, quella, che nell'albo d'oro vedeva inscritta gente del calibro di McEnroe, Borg, Lendl, Becker, Ivanisevic, Kafelnikov e, nel 2001, un certo Roger Federer, ancora adolescente scapestrato, capelli lunghi e boria da vendere.

Next Gen, che parte martedì 7 novembre, potenzialmente è molto di più. La versione under 21 delle Atp Finals: i migliori 8 giovani tennisti al mondo che si sfidano per decidere chi è il migliore dei migliori. Tanto per inquadrare il livello: Alexander Zverev, primo assoluto a qualificarsi, sarà in pista nelle altre Finals di Londra, quelle "dei grandi", a battagliare con Nadal e l'onnipresente Federer. E' già lì, dopo una stagione incredibile. Gli altri 7, seppure giovanissimi, sono tutti a ridosso dei primi 30 giocatori del mondo e domineranno il circuito negli anni a venire. Una wild card è italiana: si tratta di Gianluigi Quinzi. 

Insomma, un'occasione clamorosa per lo sport meneghino. Anche perchè il torneo traina esperimenti epocali: match al meglio dei 5 set con tie-break sul 3-3, assenza di giudici di linea, pubblico libero di muoversi, niente corridoi. 

Ma non si poteva partire nel peggiore dei modi. Nella cerimonia di apertura di domenica i giocatori hanno scoperto in quale girone di qualificazione sono stati sorteggiati, A o B. Per farlo, in una triste messinscena, trash e abbastanza miserevole, alcune modelle hanno scoperto la lettera corrispondente al girone con un balletto davanti ai tennisti. Erano state scelte dai tennisti stessi. Improvvisando un ridicolo spogliarello, le donne hanno liberato una parte del corpo mentre gli atleti le guardavano con sorrisi imbarazzati. Il coreano Chung ha dovuto togliere i guanti alla modella coi denti; il canadese Shapovalov ha svelato la lettera scoprendole la coscia. 

Doveva essere un omaggio alla Milano della moda, all'industria fashion. A quell'eleganza sobria e discreta che è la cifra stilistica della città. Doveva essere un siparietto divertente. Si è rivelato un boomerang di insulti e improperi, con l'ex campionessa di Wimbledon Amelie Mauresmo che ha commentato il sorteggio come "una disgrazia" e la madre del campione Andy Murray che ha twittato "terribile". Nel mezzo, giornalisti e addetti ai lavori da tutte le parti del mondo che non si capacitavano di un evento tanto kitsch e sessista.

Ovviamente è partito lo scaricabarile sull'organizzazione. La Federtennis italiana, co-organizzatrice del torneo, ha fatto sapere alla Bbc di non aver partecipato alla scelta del format. L'Atp, ovvero l'associazione mondiale del tennis maschile, ha diramato una nota imbarazzata insieme allo sponsor Red Bull in cui "si scusa profondamente". Naturalmente, anche qui, a loro detta, erano all'oscuro di tutto. "Ci scusiamo per le offese causate dalla cerimonia. L'intenzione era quella di integrare con il sorteggio la ricca storia di Milano come capitale mondiale della moda. Ma purtroppo l'esecuzione si è rivelata pessima e inaccettabile. Siamo molti dispiaciuti per l'accaduto e ci assicureremo che mai nulla del genere si ripeterà in futuro", è stato scritto. Ma il danno è fatto. Cancellando in pochi secondi, tra tweet di insulti e commenti sulla "ridicolaggine degli italiani", l'enorme e meticoloso lavoro che era stato fatto per portare le Finals alla Fiera di Rho. E per una sera, purtroppo, Milano è sciatta barzelletta agli occhi del mondo.  

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