Paolo Sarpi: nessun portale cinese, "troppo costoso"
La marcia indietro degli imprenditori cinesi: "Per smontarlo dopo Expo non ne vale la pena. Non è stato compreso lo spirito"
La marcia indietro degli imprenditori cinesi: "Per smontarlo dopo Expo non ne vale la pena. Non è stato compreso lo spirito"
Sonego (Rifondazione) e De Corato (Fdi): "Non creiamo ghetti". I comitati continuano a sostenere che la zona "non è una Chinatown". L'assessore D'Alfonso
Sarà presentata una mozione in zona 1 per chiedere a Google di cambiare il nome della zona Sarpi. Che però, a tutti gli effetti, è da considerarsi una vera "Chinatown"
Primo passo verso le porte "del drago", contestatissime da alcuni residenti e dai partiti di centrodestra
La possibilità di costruire due archi cinesi agli ingressi di via Paolo Sarpi divide il quartiere. Qualcuno la trova una buona idea, altri la stigmatizzano: "Bisogna lasciare l'anima di Milano". Il servizio di Simona Brambilla e Carlo Maria Negri
L'associazione Vivi Sarpi pronta a mettersi di traverso
Sarebbe solo per l'Expo. Alcuni commercianti favorevoli, ma secondo i residenti creerebbe un "ghetto". Ma le chinatown mondiali sono ormai mete turistiche
Qualche critica dall'associazione Vivisarpi dopo l'avvio delle nuove regole, soprattutto sui nuovi orari per il carico e scarico delle merci
Ecco le nuove regole per il carico-scarico e le vie in cui si potrà andare al massimo a 30 all'ora
Accolto il ricorso di un gruppo di imprenditori: "Il Comune lasci stare il traffico se il problema è il commercio"
Vittima è un cinese titolare di un centro massaggi nei pressi di via Paolo Sarpi
Sono stati arrestati nella mattinata di mercoledì gli ultimi 10 cinesi coinvolti nell'indagine 'China Blue', durata tre anni
Il grande problema di Milano sembrano essere le insegne cinesi. Ma invece di controllare cosa hanno scritto sui negozi, perché non controlliamo la qualità della merce e soprattutto se rilasciano lo scontrino. Anzi, già che ci siamo, controlliamo tutti i negozianti di Milano!
Il vicesindaco chiede alla Polizia Locale maggiore controlli in zona Sarpi dove le insegne esclusivamente in cinese violano la legge e rischiano di diventare una "lingua in codice" che esclude dalla comunicazione gli italiani