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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Prosegue il tour nazionale Unises

Tour avviato in Lombardia dall'associazione Unises per presentare il "Piano nazionale di ammodernamento urbanistico"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

Proseguirà a settembre in Lombardia il tour nazionale avviato dall'Ente di ricerca apartitico Unises (Unione Nazionale Imprese per lo Sviluppo Economico Sostenibile) per presentare il Piano Nazionale Quadro "Italia obiettivo 2035 - Benchmark Macroeconomici per il paese Italia" e del "Piano Nazionale di Ammodernamento Urbanistico - Effetti sullo sviluppo economico e sull'occupazione nel paese Italia". I prossimi incontri si terranno infatti a Varese il 24, a Monza il 25 e a Pavia il 26.

Nel frattempo i due progetti sono stati illustrati a Milano, nella sala Expo del Klima Hotel, alla presenza del direttore del Settore Innovazione Economica, Smart City e Università del Comune di Milano Renato Galliano. «Nei progetti elaborati da Unises il concetto di sviluppo è analizzato dal punto di vista ambientale, sociale ed istituzionale. Anche il Comune di Milano sta lavorando su diversi livelli, occupandosi di smart cities. C'è affinità nel modo di lavorare e quindi continueremo a collaborare anche nei prossimi mesi con Unises». Presente anche l'Assessore Provinciale Giuseppe Marzullo. «Ci siamo impegnati molto per aiutare chi si trovava in difficoltà e in futuro continueremo a fare la nostra parte. Ho accolto con entusiasmo l'invito di Unises a partecipare perché è fondamentale discutere di questi argomenti per superare la crisi economica del Paese».

Il convegno è entrato quindi nel vivo con l' illustrazione del Piano Nazionale Quadro "Italia obiettivo 2035 - Benchmark Macroeconomici per il paese Italia" da parte dell'economista di Unises Stefano Baldassini, che ha sottolineato l'esigenza di attuare quattro macro riforme strutturali:

l) un ammodernamento dell'assetto istituzionale, ormai obsoleto e con troppa burocrazia.

2) uno snellimento del quadro normativo (composto da oltre 300.000 leggi).

3) l'istituzione di strumenti di pianificazione a medio lungo termine per stimolare l'economia reale su alcuni settori strategici tra i quali l'urbanistica e il manifatturiero.

4) l''istituzione di fondi strutturali dedicati e di una società di scopo sistemica quotata in borsa e partecipata dallo Stato, dalle Banche e con un flottante pari al 49%, in grado di emettere obbligazioni (Italy Bond) con alto rating.

Baldassini è poi passato ad illustrare il Piano Nazionale Quadro "Italia Obiettivo 2035", sottolineando l'esigenza di avviare 100 miliardi l'anno di stimoli per investimenti, di cui 67 da destinare all'ammodernamento urbanistico e 33 ad altri settori (manifatturiero, agricolo, turistico).

Gli effetti di tali stimoli sono stati illustrati sotto il profilo econometrico e comprendono:

- l'occupazione stimolata dal Piano Nazionale Quadro

- il piano di riduzione della pressione fiscale i relativi effetti di stimolo sul Pil ed ancora di stimolo sull'occupazione

- la sostenibilità del Piano Nazionale Quadro rispetto al rapporto debito privato/Pil

- scenari in assenza di un Piano Nazionale Quadro e di stimoli sull'economia reale.

Infine sono state illustrate le analisi macroeconomiche del "Piano Nazionale di

Ammodernamento Urbanistico" e le stime relative a:

- stimoli ante e post moltiplicatore prodotti sul Pil dal piano nazionale, che prevede 67 miliardi all'anno di appalti edili.

- stimoli prodotti sul Pil dalla filiera finanziaria dei fondi strutturali che sviluppa 2 miliardi di euro nella fase di start up per arrivare progressivamente a 60 nel trentesimo anno.

- stimoli occupazionali pari a circa un milione di nuovi occupati nella fase di start-up e pari a circa 2 milioni entro il primo ciclo trentennale.

Per centrare l'obiettivo, Unises seguirà due diversi percorsi:

- il primo consisterà in una serie di audizioni presso Commissioni Consiliari Regionali, Conferenza Stato Regioni, Anci Regionali e relativi Sindaci, Commissioni Parlamentari, Commissioni Ministeriali, Governo, Abi e Banca d'Italia.

- il secondo, invece, prevede la presentazione di progetti di legge in collaborazione con Ordini, Collegi professionali, Associazioni di categorie produttive e Associazioni sindacali.

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