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Coronavirus, parla un autista ATM: "Troppa gente sui bus a Milano e l'azienda non ci protegge"

Un conducente, che ha chiesto di restare anonimo, racconta a Milano Today le condizioni di lavoro in cui i dipendenti dell'Azienda Trasporti Milanese sono costretti a lavorare

"Chiediamo all'azienda che ci tuteli, anche noi abbiamo una famiglia e dei parenti a casa che così rischiano il contagio". A dirlo è un conducente dell'ATM, l'Azienda Trasporti Milanese, che ai microfoni di Milano Today racconta le condizioni in cui, quotidianamente, gli autisti dei mezzi di superficie sono costretti a lavorare all'epoca del Coronavirus.

"Ci hanno dato un solo kit monouso con una mascherina e un paio di guanti - spiega il conducente, che ha chiesto di restare anonimo - Ci hanno detto di usarlo solo in caso di emergenza. Io tuttavia non so valutare un'emergenza, e di certo se qualcuno stesse male non mi metterei guanti e mascherina per soccorrerlo, perché non ne ho le competenze. Sugli autobus inoltre viene fatta una sanificazione al giorno, troppo poco visto che basta una sola persona che tossisca o starnutisca e il lavoro di disinfezione è già diventato inutile. Un probelma però ancora più grande è il numero di persone presenti sul mezzo. Secondo le nostre stime a bordo dotrebbero esserci non più di 15 persone alla volta, se volessimo essere conformi al decreto del Governo, invece ci sono orari in cui ce ne sono anche 50, e addio distanze di sicurezza".

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