Dalle canne all'eroina, a San Patrignano la strada verso la luce: "Adesso voglio realizzare i miei sogni"
Da due anni e mezzo ospite della comunità di recupero per tossicodipendenti San Patrignano, Angelica ci è finita perché i suoi genitori e gli stessi assistenti sociali non riuscivano più a gestirla. E' arrivata in strada presto, troppo presto.
Originaria della Colombia, adottata a soli 8 mesi, è cresciuta a Milano ma le sue paure, le sue incertezze e le sue difficoltà se le è portate dentro senza essere capita. Le prime canne nell'adolescenza poi le amicizie sbagliate e il salto nel buio verso l'eroina. "Mi ero chiusa in me stessa, a casa non parlavo con nessuno, avevo alzato un muro. Quando sei in strada inizi a fare di tutto, cose di cui poi ti penti ma che sul momento non comprendi. Perdi te stessa, perdi la tua dignità".
Angelica adesso è un'altra persona. In comunità il primo anno è stato turbolento, anche lì poca voglia di comunicare e tanta, invece, di andar via. Ma superato l'impatto, oggi è invece ben integrata.
E' lei ad accogliere e ascoltare in comunità i minorenni che hanno problemi di droga, li comprende bene perché la loro storia è la sua storia. E così un consiglio, una parola o una giornata trascorsa insieme può diventare la vera svolta per chi ancora vive nel buio. "Quando uscirò da San Patrignano frequenterò un corso per dentista e prenderò la patente, voglio riprendermi la mia vita, voglio iniziare a concretizzare i miei sogni. Adesso sono tornata a vivere".