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“Fedez ha fatto piangere un bambino”, ecco la risposta del rapper milanese: "Solo per i click"

Un lungo video per dire la sua. Oltre otto minuti per giustificarsi, spiegare e - perché no - attaccare quel mondo dei media che tanto lo tiene d’occhio.

Fedez ha risposto con un filmato alla notizia - secondo lui bufala - circolata nei giorni scorsi secondo cui il rapper avrebbe fatto piangere un bimbo rifiutandosi di fargli un autografo ad un evento firmacopie

Ad accendere la miccia era stata la lettera di una signora, nonna del bambino in questione, pubblicata dalla giornalista Concita De Gregorio su Repubblica

“Dopo 2 ore e più di coda un bambino di 10 anni - questo il passaggio fondamentale della lettera - ha presentato il suo diario affinché Fedez gli facesse un autografo (tra l'altro il giorno dopo i compagni lo aspettavano col trofeo...) e l'ignobile Fedez (sono un po' dura ma ho ancora il cuore stretto) gli ha detto che non gli avrebbe fatto l'autografo perché lui firmava solo i cd acquistati!”. 

Una versione che, evidentemente, non trova d’accordo il diretto interessato, che ha presentato il suo filmato con un ironico e sarcastico: “Ecco l’ennesimo video in cui mi trovo a dare spiegazioni. Sta diventando scocciante perché anziché limonare con la mia ragazza mi trovo a fare outing”. 

“La notizie dell‘autografo negato a un bambino è stata pubblicata senza uno straccio di verifica e ripresa da tutti i giornali online con tanto di vignetta satirica” ha attaccato il cantante milanese nel video, in cui ha ricordato anche tutte le altre notizie di cui è stato protagonista, dalla rissa in discoteca a Milano - per cui è poi stato assolto da tutte le accuse - fino all’arresto - ovviamente falso - per possesso di cocaina

“Secondo i giornali  – ha spiegato – sarei un sadico che si diverte a far piangere un bambino, negandogli l’autografo sul diario. I firmacopie - ha chiarito - sono eventi in cui firmiamo le copie dei nostri cd, lo dice lo stesso nome. Funziona così per tutti gli artisti, in tutto il mondo. Solo in Italia è diventato un pretesto per strappare click. E comunque è impossibile che il bambino sia arrivato sul palco senza cd, perché ci sono dei filtri prima”. 

“Se fosse successo davvero che il bimbo sia stato stoppato a monte - ha evidenziato Fedez - non sarebbe una colpa mia, mi chiedo cosa possa essere imputato a me. Semmai può essere imputato qualcosa al genitore che va al firmacopie senza copia”. 

“Nella lettera - la verità di Fedez - c’era una bugia bella e buona”. Quindi, il “saluto” alla giornalista De Gregorio: “Pulitzer subito”. 

A difendere la veridicità della storia ci ha pensato proprio Repubblica sul profilo Facebook del cantante, ricordando che “tutte le lettere pubblicate dalla rubrica di Repubblica “Invece Concita” sono autentiche”.

Ma alla testata Fedez ha nuovamente spiegato: “Forse non è chiaro un punto. Io non metto in discussione l'autenticità della lettera. Ne metto in discussione la veridicità del contenuto. Non c'è nulla a supporto di quella tesi. Non una sola prova in grado di testimoniare che i fatti riportati siano veri. Se per voi verificare significa soltanto controllare l'identità delle persone e farsi ripetere al telefono la versione riportata nella lettera, abbiamo un problema con il concetto di verifica”. 

Quindi, in un altro commento, a chiudere definitivamente la storia: “Non l'ho mai visto quel bambino”. 

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