rotate-mobile

La settimana del cibo, Sala: "Il tema del food ci appartiene, vogliamo parlare al mondo"

Gusto, Incontro, Energia, Diversità, Nutrizione, Risorsa, Gioco: sette parole chiave per interpretare il cibo attraverso una nuova concezione, nell’anno del cibo italiano nel mondo e nel solco degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile lanciati dalle Nazioni Unite nell’anno di Expo.

Gira intorno a queste 7 Virtù del Cibo il nuovo progetto di Milano Food City 2018, che ha riunito attorno alla stessa visione, Comune di Milano, Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, Coldiretti Lombardia, Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza, Fiera Milano, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e Fondazione Umberto Veronesi: una settimana di incontri, dibattiti, talk, spettacoli, performance dal vivo, esperienze cultural-gastronomiche e visite di luoghi chiave del territorio milanese, con oltre 200 incontri aperti a tutti dal 7 al 13 maggio a Milano.

“Milano Food City – spiega il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala – rappresenta un mix di tanti ingredienti, una idea originale che è nata dalle due storiche anime della città, quella che produce e quella che dona. La prima edizione di Food City è stata resa grande dalla partecipazione di migliaia di persone che hanno letteralmente gustato una settimana di eventi, resi ancora più attrattivi dalla finalità di destinare cibo a sostegno delle numerose mense del povero cittadine e al confezionamento di pacchi alimentari per le persone e le famiglie in difficoltà. Quest’anno l’iniziativa sarà ulteriormente diffusa in tutta la città toccando quartieri in centro e in periferia, come il Gratosoglio, dove saranno protagonisti i giovani con le immagini della bellissima mostra di Frida Kahlo. L’invito che rivolgo a tutti è di partecipare numerosi per scoprire le novità di questa seconda edizione e battere il record di 7 tonnellate di cibo raccolte. Ce la faremo!”

A Milano Monza Brianza Lodi sono 8.000 (di cui circa 5.300 a Milano) le imprese che operano nell’industria agroalimentare e nelle coltivazioni agricole. Il particolare, il capoluogo lombardo si distingue per una forte presenza di produttori alimentari e di bevande (rispettivamente il 29,4% e il 27,8% del totale regionale).

L’effetto Expo, anche se non prorompente, si vede ancora: rispetto al 2014 (pre-evento), l’agroalimentare milanese ha visto una crescita del numero di imprese del 3,1% , risultato determinato prevalentemente dall’alimentare (+8,8%) e dalle bevande (+21,1%). Nei due anni post Expo a Milano Monza Brianza Lodi ci sono 1.482 ristoranti in più, portando a oltre 22mila il numero di locali sul territorio. Il settore agroalimentare del territorio occupa più di 44.000 addetti, oltre un terzo del totale lombardo.

Il fatturato del settore agroalimentare a Milano Monza Brianza Lodi è di 13,8 miliardi di euro (di cui 12,4 miliardi a Milano), pesando il 47% del totale regionale (29,1 miliardi) e il 10,3% del totale nazionale (134 miliardi). Il settore della ristorazione vale sul territorio 2,6 miliardi, pesando il 68% del totale regionale (3,8 miliardi) e il 14,7% circa del totale nazionale (17,7 miliardi).(dati 2016) Passando alle esportazioni nell’agroalimentare, nel 2017 i flussi da Milano Monza Brianza Lodi hanno superato i due miliardi di euro, con una crescita del 11,7% rispetto all’anno precedente. Milano Monza Brianza Lodi raggiungono circa il 5,2% dell’export nazionale e quasi un terzo di quello lombardo, che nel 2017 supera i 6 miliardi di euro (+9% sul 2016). Contemporaneamente il territorio si conferma estremamente ricettivo rispetto a materie prime e prodotti da altri territori, con importazioni per oltre 5,4 miliardi.

Video popolari

La settimana del cibo, Sala: "Il tema del food ci appartiene, vogliamo parlare al mondo"

MilanoToday è in caricamento