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Furti nella chiesa Regina Pacis di Cusano Milanino: tre arresti in pochi giorni

Don Andrea Ferrarotti, parroco di Regina Pacis, la chiesa di via Lauro a Cusano Milanino, aveva notato un calo di offerte piuttosto anomalo e aveva deciso di avvertire i carabinieri della stazione locale. Risultato: c'era effettivamente qualcuno che rubava dalle cassette dedicate alle offerte.

I militari si sono appostati all'interno della chiesa, nascondendosi ad esempio nei confessionali, in orari di apertura (ma non di celebrazioni o riti), e il 28 ottobre hanno infine sorpreso un uomo intento a "prelevare" monete e banconote dalla fessura della cassetta delle offerte, servendosi di un metro avvolgibile a cui aveva applicato all'estremità un nastro bioadesivo. L'uomo è stato fermato in flagranza: si tratta di un 41enne incensurato residente a Cinisello Balsamo. Ugualmente incensurato è il suo complice, un 48enne semrpe di Cinisello che lo aspettava fuori dalla chiesa, a bordo di un'auto. Si tratta di due uomini "di buona famiglia", dunque insospettabili, riferisce Cosimo Vizzino, comandante della compagnia di Sesto San Giovanni dei carabinieri. 

Tutto finito? In realtà no: don Ferrarotti ha constatato che, dopo il duplice arresto, le offerte continuavano ad essere sensibilmente più basse del previsto. Così i carabinieri hanno effettuato un nuovo appostamento e alla fine, il 4 novembre, hanno sorpreso un altro ladro all'opera. Questa volta un novarese "in trasferta", 46enne pluripregiudicato. 

La tecnica usata era la stessa: il metro avvolgibile con il nastro biadesivo. Nelle tasche dei primi due arrestati i carabinieri hanno trovato un centinaio di euro in monete e in banconote di piccolo taglio; il novarese aveva invece circa 250 euro con sé. Il sospetto è che si tratti di specialisti di furti in chiesa, che hanno colpito anche altrove. E l'identità della tecnica usata fa pensare che i "professionisti" di questo genere di furti abbiano adottato più o meno la stessa strategia.

Da notare, tra l'altro, che usare il nastro per "prelevare", come se fosse un bancomat, dalla cassetta delle offerte consente anche di non lasciare alcuna traccia del "passaggio": il ladro può così tornare a colpire in un momento successivo. Stupisce anche, e non poco, che la stessa chiesa sia stata colpita - con il medesimo sistema - da persone non in contatto tra loro e senza che la notizia fosse stata diffusa dopo i primi due arresti: segno, forse, che "nell'ambiente" si era sparsa la voce di una relativa "facilità" nel colpire quella chiesa?

Ai sacerdoti non resta altro da fare che aumentare i controlli e, magari, svuotare le cassette di offerte con maggiore frequenza.

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