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SuperDì e IperDì, la crisi della grande distribuzione. Lavoratori in piazza: "Vogliamo risposte"

Si sono presentati in massa davanti l'ingresso della Regione per far sentire la loro voce e chiedere risposte. I lavoratori del gruppo SuperDì e IperDì, che fanno capo all'azienda GCA Market, lamentano due mesi di stipendio arretrato ma, cosa ancor più preoccupante, una situazione da vera crisi nera.

Scaffali vuoti, prezzi da svendita e nessun progetto: per questi in tanti hanno chiesto e ottenuto un incontro, in Regione, con la IV commissione regionale delle Attività Produttive per tentare innanzitutto una mediazione. Al tavolo, oltre ai rappresentati sindacali di categoria, era presente un portavoce dell'azienda che ha rassicurato sulla erogazione, immediata, del 40% dello stipendio di luglio senza però presentare un piano concreto di rientro. E senza, lamentano i sindacati, parlare di futuro e di progetti.

Per questo la commissione chiederà a breve un confronto con i vertici aziendali, anche per tentare di comprendere in che modo si potrà andare avanti. Il gruppo SuperDì e IperDì conta 36 punti vendita, di cui la grande maggioranza in Lombardia: di questi, secondo quanto stabilito nel confronto odierno, parte che circa una ventina saranno venduti tentando di salvaguardare il livello occupazionale imponendoli ai nuovi acquirenti. Ma nulla, nero su bianco, è stato stabilito. Di sicuro c'è, ad oggi, che i circa mille lavoratori lamentano due mensilità arretrate e la paura di un futuro quantomeno incerto.

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