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Majorino nel futuro Cpr di via Corelli: "Prima di Salvini ministro mai una rivolta di profughi a Milano"

L'euro deputato ha fatto un sopralluogo di circa mezz'ora in quello che sarà il futuro centro di permanenza e rimpatrio, poi l'attacco al titolare degli Interni: "Prima di lui al Viminale non ci sono mai state rivolte di profughi in città, ora sì"

"Il futuro Cpr sarà solo una prigione per migranti. Il clima è teso, in città non c'erano mai state rivolte di profughi prima che Matteo Salvini diventasse ministro dell'Inerno. Guardacaso si sono verificate proprio nei giorni in cui il parlamento discuteva il decreto sicurezza bis". Così l'europarlamentare Pierfrancesco Majorino, ex assessore alle politiche sociali del comune di Milano, parla ai cronisti dopo il sopralluogo nell'ex Cie di via Corelli, che a ottobre diventerà un Centro di permanenza e respingimento.

"Questi spazi potrebbero tranquillamente essere usati per altre esigenze abitative, ad esempio per dare una casa ai senzatetto - continua l'euro deputato del Pd - Invece saranno usati per rinchiudere i migranti. La verità è che molte di queste persone sono per la strada proprio a causa delle politiche di questo governo e ho il sospetto che questo faccia solo comodo al ministro Salvini per fini di propaganda elettorale".

Il centro, ora in ristrutturazione, sarà inaugurato a ottobre e ospiterà 140 persone, tutte già identificate e con un decreto di espulsione. Ancora da stabilire, invece, a chi sarà affidata la gestione del futuro Cpr.

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