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Le famiglie si lamentano dei bagni sporchi e la preside crea il 'registro della pipì'. E' polemica

"Al fine di tutelare il benessere psicofisico degli studenti, i docenti dovranno rilevarne quotidianmente per iscritto, su apposito modulo allegato, le uscite e i rientri per recarsi ai servizi igienici […]": in sintesi, un registro riporterà chi va in bagno a fare pipì e per quanto tempo.

È questo l’ordine di servizio emesso dalla preside della scuola ‘Confalonieri’ (elementari e medie) di Milano che nel giro di 24 ore ha scatenato non poche polemiche tra i genitori degli alunni dell’istituto di via dal Verme. Il perché avrebbe origini ben più lontane.

Secondo quanto riportato da alcuni genitori, questa circolare sarebbe la risposta da parte della dirigenza a una serie di lamentele delle famiglie riguardo i bagni sporchi e maleodoranti all’interno della scuola.

"Vogliono controllare i nostri figli accusandoli di maleducazione e violando la loro privacy, quando in realtà il degrado e la puzza dei bagni, che si sente fin dalle aule, è una storia che va avanti da anni", hanno raccontato Sara e Sabrina che da mesi cercano di contattare la preside (in carica dallo scorso settembre) senza avere alcuna risposta.

Ma non tutti sono d’accordo, perlomeno riguardo il 'registro pipì'. La signora Michela ha due figli, uno frequenta la seconda elementare e l’altro la quarta della scuola in zona Isola. Michela ha confermato la “puzza tremenda” in alcuni bagni, ma non crede che il registro sia una cattiva idea.

"Per quanto possa essere discutibile la modalità, non credo sia grave far scrivere su un biglietto alla maestra chi va in bagno - ha spiegato - il vero problema del degrado è strutturale e di gestione, non c’è dubbio, ma c’è anche l’inciviltà di molti bambini. Quindi, penso che i nostri figli vivranno serenamente anche se la maestra scrive sul foglietto".

Nel corso della mattinata, dopo aver parlato con diversi genitori, abbiamo contattato la segreteria della 'Confalonieri' per fissare un appuntamento con la preside oggetto della bufera. Ma nulla. "Al momento non vuole avere contatti con i giornalisti. La prego di mandare una mail", è stata la risposta del centralino. 

Subito dopo abbiamo incontriamo Maria Crea, rappresentante sindacale Gilda degli insegnanti Milano, che al termine della seduta di contrattazione scolastica, presenziata anche dalla dirigente, ci ha raccontato qual è l'attuale posizione di tutto il corpo docenti. 

"Abbiamo chiesto alla preside di farci visionare il piano di lavoro del personale tecnico e ausiliario e ci ha risposto dicendo che non aveva a disposizione i dati. Ci rincontreremo. Le dico che quella del registro è un’attività di controllo sugli alunni che i docenti non intendono fare perché non è prevista nelle mansioni, oltre il fatto che sono stati diffidati dal comitato dei genitori dal metterla in pratica. La preside ha cercato di spostare il problema sui bambini, ma non è questa la soluzione a tutti i problemi dell'istituto".

A confermarlo è stata anche un’insegnate che 'fuori dall'obiettivo' ha commentato la vicenda: "È capitato a noi tutti docenti di avere un bimbo che fa una sciocchezza, ma attribuire questo allo stato di degrado, che è stata una cosa devastante per anni, direi che è un po’ troppo".  

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