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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Milano, abitanti del quartiere 'in difesa' degli arrestati: le immagini della 'rivolta' a Comasina

Urla, gente che si stringe attorno alla polizia, insulti, minacce neanche troppo velate. Eccole le immagini della "rivolta anti polizia a Comasina", dove lunedì sera oltre venti persone erano scese in strada per "assistere" all'arresto di cinque uomini, molto conosciuti nel quartiere e già noti alle forze dell'ordine. 

Tutto era iniziato verso le 22, tra via Val di Bondo e piazza Gasparri, quando la polizia aveva bloccato una Fiat 500. I cinque a bordo, stando a quanto raccontato dalla Questura, avevano immediatamente reagito male al controllo, facendo capire ai poliziotti che non avrebbero dovuto fermarli. Nonostante l'auto fosse completamente pulita, il gruppetto aveva continuato ad opporsi e uno degli agenti avrebbe usato lo spray al peperoncino. 

A quel punto, i cinque erano stati portati fuori dall'auto e bloccati. Lì, come mostrano le immagini di MilanoToday, uno di loro aveva iniziato a urlare: "Qua avete sbagliato. Scemuniti, lo dovete capire. Ma chi cazzo siete. Andate dai pedofili come voi". E ancora, mentre qualcuno cerca di calmarlo e di farlo ragionare: "Sei quello che hai tirato, hai capito - dice probabilmente riferendosi a uno degli agenti -. Pensi che mi scordo di te? Non mi scordo di te. Vai a casa, vai. Qual è il reato? Che cazzo state facendo?". 

La situazione - così l'avevano definita dalla Questura - era stata particolarmente tesa, anche perché ad assistere al controllo erano arrivate oltre venti persone, che avevano accolto gli agenti con frasi del tipo "Fate schifo", "Non hanno fatto niente", "Siete voi che li avete fatti agitare" e avevano in qualche modo cercato di dimostrare solidarietà agli amici. 

La serata era terminata con l'arresto di cinque uomini, tutti residenti in zona: Savino B., quarantuno anni e tante condanne alle spalle, Nicholas B., suo parente di venti anni e già con precedenti, Dylan R., di un anno più grande e anche lui già noto alle forze dell'ordine, Cosimo C., quaranta anni e vecchi precedenti, e Nicola D.L., quarantadue anni e nome conosciuto alla polizia, tutti accusati di resistenza a pubblico ufficiale. Per Cosimo C. e Savino B., dopo la direttissima, si erano aperte le porte del carcere. 

Dopo quella serata - la "rivolta", secondo gli agenti, era servita proprio per mostrare al quartiere la propria forza e il proprio potere - carabinieri e poliziotti hanno più volte passato al setaccio la Comasina, dove - soltanto pochi giorni prima - due uomini si erano sfidati a colpi di pistola in pieno giorno

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