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Teatro alla Scala, Sala su ingresso sauditi nel cda: "Bene, purché sia funzionale a sviluppo"

Accettare la Arabia Saudita nel consiglio d’amministrazione del Teatro alla Scala di Milano potrebbe esser possibile se 'si esclude il finanziamento puro' e se 'la donazione è funzionale allo sviluppo del teatro a livello internazionale'. Così il sindaco Giuseppe Sala, a margine della presentazione a Palazzo Marino del Premio Internazionale Antonio Mormone, ha commentato la notizia che negli ultimi giorni ha suscitato non poche polemiche.

"Il Cda dovrà decidere, le regole sono chiare – ha detto il sindaco che del consiglio d'amministrazione del teatro è presidente - abbiamo una riunione il 18 marzo, il sovrintendente Pereiera ha gestito la partita e ci rappresenterà l’intera situazione, quello che offrono e quello che chiedono. Poi noi decideremo".

Sulle condizioni che renderebbero possibile la partecipazione dei sauditi, il sindaco ha detto: "Non c’è una condizione vera, c’è però la necessità di essere totalmente trasparenti rispetto alla provenienza dei fondi e agli obiettivi, che non si tratti di un finanziamento puro. Ci sta, se questa è l’occasione per rinforzare l’immagine della Scala e delle sue capacità a livello internazionale e, in particolare, in Medioriente".

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