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Scioperano i lavoratori della banche popolari: "I vertici aziendali non accettano il confronto"

I lavoratori dell’istituto centrale banche popolari italiane hanno scioperato davanti la sede milanese di corso Sempione per chiedere chiarezza sul loro futuro, venerdì pomeriggio.

L’iniziativa, che coinvolge tutto il territorio nazionale (il Gruppo è presente anche a Bologna, Roma e in Friuli), è stata organizzata per protestare contro l'assenza di trasparenza e di confronto da parte di ICBPI sugli assetti futuri e sulle conseguenze che le strategie aziendali potranno avere sui lavoratori.

Il Gruppo, al centro di un processo di ristrutturazione cominciato nel dicembre 2015, è controllato da importanti Fondi esteri di private equity e occupa circa 1.700 dipendenti in Italia, di cui oltre 1.200 a Milano.

Nell’aprile scorso è stato siglato un accordo sindacale che ha consentito la gestione di 350 esuberi (uscite contrattate). Da allora, però, le relazioni tra azienda e sindacati si sono ridotte alla pura formalità. Da qui la decisione di indire lo sciopero.

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