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"Torneremo a viaggiare, anche a fare le vacanze": la promessa del ministro ai liceali milanesi

Il ministro Vincenzo Amendola in una chiacchierata con i liceali: "Schengen ed Erasmus non scompariranno"

Una promessa a chi crede nella potenza della mobilità tra i Paesi. Una sorta di giuramento a chi, con la forza della gioventù, scommette sul "sistema Europa". “Schengen non scomparirà mai. È come l’Erasmus, è uno dei valori fondanti dell’Unione Europea”. A pronunciare queste parole è stato il ministro per gli affari europei, Vincenzo Amendola, che nel weekend si è intrattenuto in una lunga chiacchierata, dal tono molto informale, con un gruppo di liceali milanesi preoccupati per il futuro della mobilità tra i Paesi dell’Unione.

A "interrogare" l'esponente del governo Conte sono stati i ragazzi di "Scuola Europa” e dell’Iiss per il commercio e il turismo “Marignoni-Polo”, che hanno avuto l'opportunità di collegarsi in live streaming con Amendola in occasione del festival digitale "Europe City Project", un evento che si è tenuto proprio nel fine settimane e che ha cercato di raccontare ai più giovani cosa sta facendo l'Europa e come cambierà l'Unione in tempi di pandemia da Coronavirus

I giovani studenti hanno avuto l’opportunità di porre domande al ministro sugli scenari correnti e futuri, spaziando dalla necessità di avvicinare le scuole alle istituzioni internazionali alla consapevolezza che occorrerà fare grandi sacrifici comuni per rimettere in moto il sistema. Uno il punto che è tornato più spesso: la possibilità, e la libertà, di viaggiare, che evidentemente tanto interessa ai ragazzi. 

“Sulla libertà di circolazione – ha spiegato Amendola - è evidente che stiamo attraversando tutti insieme questo Coronavirus. Abbiamo chiuso Schengen per motivi sanitari, ma all’interno dell’Unione Europea stiamo lavorando con la Commissione per questa tabella di marcia di exit strategy. Significa che torneremo a muoverci ovviamente in tutta Europa, ma lo dovremo fare in maniera coordinata. Ogni paese sta lanciando queste app per il tracciamento individuale e anonimizzato, perché ci consente a livello europeo di incrociare i dati della mobilità". 

"Torneremo a muoverci, torneremo a circolare, speriamo presto anche a fare esperienze vacanze - ha garantito il ministro -, ma lo dovremo fare in sicurezza. Il lavoro che si sta facendo è coordinarsi in modo che la libertà di circolazione abbia come prerequisito, finché non troveremo il vaccino, una convivenza sicura con il virus. Questo è l’impegno e il lavoro che sta facendo la Commissione con tutti i 27 Paesi”. 
 

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