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Presero metro "in ostaggio" per vandalizzarla: i vigili a caccia dei writers all’estero | VIDEO

Per otto mesi hanno messo insieme tutti i pezzi del puzzle. Sono partiti dai primi due fermati quella stessa sera, il cinque febbraio scorso, e sono andati avanti ricostruendo amicizie, frequentazioni e soprattutto analizzando ogni minimo dettaglio delle immagini. Quindi, venerdì mattina, hanno chiuso il cerchio, con le perquisizioni che sono scattate contemporaneamente tra la Germania e l’Austria. 

Non ha più confini la lotta della polizia locale ai writers che vandalizzano le metropolitane di Milano. Durante lo scorso fine settimana, infatti, i ghisa meneghini sono partiti per Linz, Vienna e Fulda, dove hanno assistito alle perquisizioni nelle case di quattro graffitari ritenuti responsabili di un assalto alla metro avvenuto lo scorso febbraio nella stazione di Cimiano

In quel caso, tirando il freno a mano, la crew aveva letteralmente preso in ostaggio la metropolitana per tre o quattro minuti, riuscendo a portare a termine l’opera dipingendo tre vagoni per intero con le proprie tag. Due dei ragazzi erano stati fermati subito - l’italiano Falco e l’austriaco Papaya -, gli altri quattro invece sono stati trovati venerdì nelle loro cause tedesche e austriache. 

Olta, Clonco, Nato e Ratik - questi i loro nomi d’arte - andranno ora a processo per danneggiamento e violenza privata. Un processo che segnerà un punto di svolta nella lotta della polizia locale ai writers, che non sono più sicuri neanche all’estero

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