rotate-mobile
Baggio Baggio / Via Anselmo da Baggio

Laforgia (Pd): "In Zona 7 non c'è schiaffo all'Idv, visioni diverse sui parchi"

Il coordinatore dei circoli Pd Laforgia a MilanoToday: "Ma quale schiaffo all'Idv? Il punto è che la loro candidata presidente ha un'idea morattiana della gestione dei parchi"

Ruota tutta intorno ai parchi pubblici la diatriba sulla presidenza di Zona 7, che tanto ha fatto parlare nei giorni scorsi. Ricapitoliamo: il presidente del Cdz 7 è assegnato all'Idv, e in particolare a Giovanni Anelli. Ma Anelli non viene eletto (arriva terzo in lista), quindi si pone il problema se eleggere Elena Tagliaferri (la più votata) o Fabrizio Tellini, 24enne, i due eletti dell'Italia dei Valori.

LA QUESTIONE - Il partito di Di Pietro pone subito sul piatto il nome della Tagliaferri, ma il resto della coalizione non ci sta ed elegge Tellini. Questi viene espulso dall'Italia dei Valori anche se nel partito c'è discussione in proposito. Tanto per dire, i giovani dell'Italia dei Valori salutano l'elezione del giovane Tellini chiedendo che il mancato rispetto dell'indicazione ufficiale (per la Tagliaferri) non venisse preso "come smacco o offesa".

LA DIVERGENZA - MilanoToday ha chiesto al coordinatore dei circoli milanesi del Pd, Francesco Laforgia (nella foto), il punto di vista dei Democratici. "La divergenza è politica, non sul nome", ci ha spiegato. "Il punto su cui Elena Tagliaferri non era in linea con il resto della coalizione, e non solo col Pd ma anche con Sel, Fds, Verdi e Radicali, è il modello di gestione del Parco delle Cave. L'avevamo già verificato nella scorsa consiliatura di zona, tanto che in sede di tavolo di trattativa per le presidenze, avevamo chiarito che sul nome della Tagliaferri ci sarebbero state difficoltà, e l'Idv aveva optato per Anelli".

In che senso la Tagliaferri non è in linea con il vostro modello?

"La Tagliaferri aveva dimostrato di gradire il modello morattiano per il Parco delle Cave, fatto di interventi nel Pgt per realizzare infrastrutture simili a quelle di un parco divertimenti. Noi invece sosteniamo l'attuale fruizione di parco pubblico e libero".

Questa divergenza era fondamentale?

"Certo, ed è stata confermata in occasione della scorsa seduta del consiglio di zona, quando si è votato un ordine del giorno sul Boscoincittà per tenere la gestione di Italia Nostra. La Tagliaferri s'è astenuta".

Però in questo modo avete eletto come presidente un giovane alla sua prima esperienza...

"Elena Tagliaferri dal suo canto vantava un'esperienza d'opposizione, quindi parziale. In ogni caso Fabrizio Tellini è sì giovane, ma molto preparato e proprio in quest'occasione ha dimostrato d'avere polso sulle dinamiche interne al suo partito, perché di fronte alla minaccia d'espulsione dal suo partito non s'è tirato indietro e ha tenuto duro".

Sì, ma sull'esperienza?

"Crediamo che i giovani vadano sperimentati. La coalizione gli darà tutto l'appoggio necessario, soprattutto il vicepresidente Ivano Grioni che invece vanta un'esperienza lunghissima".

Qualcuno è pronto a scommettere che Tellini ora passerà al Pd...

"No: lui si sente ancora dell'Italia dei Valori, dove peraltro, senza entrare nel merito perché non mi piace parlare di cosa succede in casa altrui, non pochi lo sostengono".

L'uscita di Zamponi, commissario cittadino Idv, sull'addizionale Irpef può essere letta come un "disturbo" a Pisapia dopo l'esclusione dalla giunta e le polemiche sulla Zona 7?

"No, la valutiamo più come una boutade non necessaria ora. E' invece il caso di prendere decisioni soltanto dopo avere avuto il quadro completo della situazione di bilancio del Comune. Noi comunque abbiamo un programma in cui non abbiamo previsto aumenti dell'imposizione fiscale, e a quel programma vogliamo attenerci. Qualunque sacrificio non ricadrà sulle fasce medio-basse dei milanesi".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Laforgia (Pd): "In Zona 7 non c'è schiaffo all'Idv, visioni diverse sui parchi"

MilanoToday è in caricamento