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Baggio Baggio / Piazza Sant Apollinare, 4

Sei etti di cocaina e oltre 1.000 euro nascosti nella cucina: arrestati due buttafuori 'lottatori'

In manette sono finiti due albanesi. Uno, esperto di arti marziali miste, ha ferito due agenti

Uno - un metro e novanta per oltre cento chili - ha sfruttato la sua buona conoscenza delle arti marziali miste per cercare di sfuggire, inutilmente, all'arresto. L'altro, invece, senza accorgersi minimamente di quello che stava accadendo dentro casa sua, si è praticamente consegnato agli agenti. 

Due uomini - un quarantunenne e un quarantaduenne, entrambi albanesi - sono stati arrestati venerdì mattina dalla polizia con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In casa loro, un appartamento in via Sant'Apollinare, i poliziotti hanno trovato 631 grammi di cocaina - una parte "pressata" sottovuoto e altra pronta da vendere al dettaglio -, oltre mille euro in contanti e tutta la strumentazione necessaria per confezionare la "coca". 

Droga e soldi: buttafuori arrestati

A mettere gli uomini del commissariato Lorenteggio sulle tracce dei due - entrambi buttafuori - ci hanno pensato alcuni negozianti del quartiere, che nei giorni precedenti avevano denunciato furti e movimenti sospetti proprio nella zona di via Sant'Apollinare. Così, venerdì mattina, i poliziotti si sono appostati all'esterno di un locale e quando hanno notato il quarantunenne uscire da un portone si sono immediatamente avvicinati per bloccarlo. Alla vista della polizia, però, l'uomo ha reagito con forza: prima ha ferito due agenti e poi, non contento, si è sdraiato a terra - una posizione di lotta tipica delle arti marziali miste - nel tentativo, fallito, di non farsi arrestare. 

Una volta bloccato, gli investigatori sono entrati nella casa del buttafuori e lì, nascosto in cucina, hanno trovato il "tesoro" di droga e soldi. Proprio durante la perquisizione, il complice - senza accorgersi che all'interno c'era la polizia - è rientrato nell'appartamento e anche per lui sono scattate le manette. 

Il lavoro del commissariato Lorenteggio, guidato da Giovanni Giammarusti, prosegue ora per capire di chi fosse realmente quell'abitazione e soprattutto quale fosse il collegamento dei due - entrambi con precedenti specifici e irregolari in Italia - per arrivare alla droga. Elementi utili potrebbero arrivare dai cellulari, già sequestrati, dei due buttafuori spacciatori.

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