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Baggio Baggio / Via Ugo Frigerio

Marito e moglie morti a 5 mesi di distanza, il Comune di Milano nega la sepoltura vicina

La motivazione è che non c'è abbastanza posto al cimitero di Baggio, dove da poche settimane è in vigore una regola "geografica" sulle sepolture: accettate solo quelle dei residenti nel quartiere

Marito e moglie non possono ricongiungersi ed essere sepolti vicini. Succede a Milano, in particolare al cimitero di Baggio. Dove dal 6 febbraio 2019 è in vigore un nuovo regolamento, secondo il quale nel camposanto della periferia sud-ovest possono essere sepolti solo coloro che, come ultima residenza, abbiano avuto una strada appartenente al territorio delle parrocchie di Sant'Apollinare o Sant'Anselmo da Baggio. 

Le fosse e le cellette sono infatti quasi terminate e, a breve, non è previsto che ne vengano realizzate di nuove, anche se Marco Bestetti (presidente del Municipio 7) e Roberta Cocco (assessore comunale ai servizi civici) avevano annunciato di studiare la realizzazione di 600 nuove cellette. I lavori, però, non inizieranno prima dell'estate.

E così la richiesta dei familiari della coppia (i due coniugi sono deceduti a cinque mesi di distanza l'uno dall'altra) è stata respinta dal Comune. La vicenda è stata resa pubblica da Massimiliano Lanzafame, giornalista milanese e figlio dei due defunti, con un amaro post su Facebook. 

"Abbiamo chiesto di poter inumare a terra al cimitero di Baggio il papà, dove già è sepolta la mamma. Una consuetudine, il ricongiungimento, che si fa in tutti i cimiteri e tutti i giorni", scrive l'uomo nel post: "Ebbene, con decisione assurda, e priva di ogni sensibilità, la Direzione Area Servizi Funebri e Cimiteriali ha negato questa possibilità ai miei genitori di riposare vicini dopo 60 anni. Questo, adducendo il fatto che a Baggio ci sono solo pochi posti destinati ai residenti delle due chiese limitrofe". 

"Per fortuna che lassù non c'è la burocrazia e riposano già insieme", si conclude il post, intitolato "la burocrazia ammazza". La cosa non è passata inosservata: l'ex vice sindaco Riccardo De Corato, ora assessore regionale alla sicurezza, non ha mancato di mostrare il suo disappunto. "La mancanza di sensibilità e umanità dimostrata nei confronti di questi due coniugi milanesi e dei loro familiari è davvero sconvolgente. Dopo una vita passata insieme, meritano di poter essere sepolti vicini", ha commentato.

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