Un pugno sul naso, potente e devastante. Tanto da provocarne la frattura. Tanto da spingere la donna a fare denuncia, dopo mesi e mesi di silenzio. Il momento giusto arriva quando lui, dopo averla colpita davanti al loro figlio di soli 3 anni, esce di casa per accompagnare il piccolino al nido. Un'opportunità per lei, terrorizzata dai continui soprusi: si convince a chiamare il padre per dirgli di avvertire la polizia e il 118.

Volanti e ambulanze arrivano a sirene spiegate in via Prato, zona Bisceglie a Milano. Sono le 9.20 di martedì. Ad attenderli c'è la donna, una ragazza italiana di 32 anni. Il compagno, un connazionale di 40 anni, arriva poco dopo. E' accusato, spiegano dalla questura, di maltrattamenti in famiglia aggravati dalle lesioni personali. L'uomo, con precedenti penali, non oppone resistenza e viene arrestato.

Il quadro dipinto dalla 32enne è quello purtroppo 'classico' delle violenze in famiglia. La relazione tra i due si era inclinata progressivamente dopo la nascita del figlio e l'uomo era diventato sempre più aggressivo, arrivando a minacciarla di morte e a picchiarla per futili motivi. Nelle sue sfuriate era rimasto coinvolto anche il padre di lei, più volte minacciato dal 40enne.

Portata all'ospedale San Carlo in codice giallo, la donna viene dimessa con 25 giorni di prognosi. Ora per la 32enne è prevista un'altra visita specialistica al Sacco per valutare un'eventuale operazione maxillofacciale per ricomporre la frattura del setto nasale. Intanto si 'gode' la ritrovata serenità.