Se perfino un consigliere comunale di maggioranza, che vive in zona, e stiamo parlando di Rosario Pantaleo (Pd), deve rivolgersi al vecchio metodo della raccolta firme tra i cittadini, vuol dire che il Parco delle Cave (la splendida area verde di Baggio) rappresenta un problema di difficilissima soluzione.

Il panorama sembra infatti da "fuga", secondo quanto riporta La Repubblica. Fuga nel senso che il parco viene sempre meno frequentato. Secondo il quotidiano, ci sono meno donne che fanno jogging ma anche meno pescatori, abituati a praticare il loro sport preferito negli specchi d'acqua del parco. Tutti hanno paura delle aggressioni e dei furti. Soprattutto ha paura chi non può andarsene, perché in prossimità del parco ci lavora, come un agricoltore che ha la sua cascina nei dintorni. Tutti a chiedere il ripristino di "condizioni minime di sicurezza".

Pantaleo ha collaborato alla raccolta firme e riferisce, sempre secondo La Repubblica, di "furti ai danni delle associazioni" operanti nel parco e di "presenza di personaggi dediti al bivacco, allo stato di ebbrezza, ad atteggiamenti provocatori e intimidatori". Il responsabile di una associazione riferisce 22 tentativi di furto in un mese. Un bel "quadretto". Secondo alcuni, la situazione era abbastanza tranquilla fino al 2011. Poi tre presenze sono venute meno: i "rangers" (guardie disarmate) la cui convenzione col Comune non è stata rinnovata a maggio; i militari, che presidiavano gli ingressi fino a tarda ora, sono spariti ad agosto quando la giunta ha ritenuto di non avvalersene più; e infine i vigili a cavallo, a settembre, per ragioni di bilancio.

L'agricoltore intervistato da La Repubblica si è reso disponibile a tenere i cavalli "quasi gratis, basta che si faccia qualcosa". E sembra che il comune voglia rifinanziare, con 40mila euro, i vigili a cavalli, per portarli da sei a dieci: basteranno?