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Martedì, 23 Aprile 2024
Lorenteggio Giambellino Lorenteggio / Via Angelo Inganni

Botte e inseguimento: tre egiziani "arrestano" un uomo dopo una rapina in farmacia a Milano

I tre sono intervenuti dopo la richiesta d'aiuto della farmacista. È successo in via Inganni

Potevano limitarsi a chiedere aiuto e attendere. Invece, a loro rischio e pericolo, si sono immediatamente "lanciati" per aiutare la vittima e fermare il malvivente. E alla fine, non senza subire qualche colpo, ci sono riusciti. 

Serata da eroi, quella di giovedì, per tre uomini egiziani - un 34enne e due 38enni, tutti muratori - che sono riusciti a sventare una rapina nella farmacia comunale al civico 40 di via Inganni. 

L'allarme è arrivato ai carabinieri del Radiomobile alle 19, quando la centrale operativa ha segnalato un colpo in corso nel locale. A entrare in azione - hanno accertato i militari - era stato Renato B., un 49enne rapinatore di professione uscito dal carcere a maggio e con una serie infinita di precedenti. L'uomo, dopo essersi coperto il volto con il cappuccio della felpa e lo scalda collo, era entrato nel negozio e aveva trascinato la dottoressa - una italiana di 36 anni - alla cassa per afferrare i soldi. 

Non contento - il bottino di 175 euro evidentemente non lo aveva soddisfatto - aveva portato con la forza la vittima alla cassaforte per costringere ad aprirla. La donna, però, approfittando di un momento di distrazione del rapinatore, era riuscita a raggiungere la porta d'ingresso della farmacia e aveva chiesto aiuto. I primi a raccogliere la sua richiesta sono stati proprio i tre egiziani, che stanno facendo lavori di ristrutturazione in un palazzo vicino e che si trovavano a passare in strada per caso. 

I tre sono subito entrati nel negozio, ma sono stati respinti dal 49enne. I muratori, però, non si sono arresi e lo hanno inseguito in strada, dove alla fine sono riusciti a bloccarlo al termine di una colluttazione. Il malvivente - sotto effetto di cocaina - ha poi cercato di reagire all'arresto e ha accusato un malore, dovuto con ogni probabilità all'abuso di droga, ed è finito in codice giallo al San Paolo. 

Per Renato B. - che ha alle spalle sedici arresti, il primo avvenuto quando aveva soltanto diciassette anni - sono scattate le manette con l'accusa di rapina aggravata. Il 49enne, che era un sorvegliato speciale, è stato anche denunciato per violazione degli obblighi imposti dalla sorveglianza. Venerdì mattina è stato processato per direttissima ed è stato portato nel carcere di San Vittore. 
 

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