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Barona Chiesa Rossa / Via Donna Prassede

"Vietato l'ingresso ai negri": la scritta, con una svastica neonazista, è apparsa in un parco

Sala: "Il razzismo non è accettabile ed è ancor più intollerabile che si palesi in un parco"

"Il razzismo a Milano non è accettabile ed è ancor più intollerabile che si palesi in un parco giochi per bambini. Vigileremo sempre di più". Con queste parole affidate ad un tweet - e con l'immediata pulizia dell'area imbrattata - il sindaco Beppe Sala ha ancora una volta ribadito che Milano non è una città razzista ma accogliente.

Parco di via Donna Prassede

A scatenare l'ira del primo cittadino, e non solo, è stata una scritta apparsa giovedì mattina nel parco di via Donna Prassede, al confine tra il Municipio 5 e il 6: "Vietato l'ingresso ai negri". A notare per primi l'offensivo murales, apesantito da una svastica, è stato l'Anpi, che ha denunciato tutto alla Digos.

Sulla vicenda si è espresso anche il presidente provinciale dell'Anpi, Roberto Cenati. Parlando con Il Giorno: "Siamo fortemente preoccupati per questa pericolosa e vergognosa deriva razzista, firmata con simboli nazifascisti: questo è l'ennesimo segnale".

Le scritte sono state rimosse in meno di ventiquattro ore. Alessandro Bramante, presidente del Municipio 5, ha pubblicamente ringrazione il Nuir per il rapido intervento.  

Su Facebook, Bramante aveva scritto: "i cittadini segnalano che le scritte risalirebbero a circa due anni fa, riaffiorate dopo la loro cancellazione da parte dei cittadini stessi. Nel non ritenere questo atto riconducibile né ai recenti accadimenti che hanno viste imbrattate le sedi del Pd e della Lega Nord in zona né alla prossima manifestazione del 20 maggio, ribadiamo la nostra ferma condanna ai contenuti delle scritte".

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