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Gatto Rosso e Salotto, le offerte. C'è anche l'Outlet Dolciario

E, tra coloro che hanno presentato offerte per i due ristoranti della Galleria, anche Roberto Bernardelli, albergatore e politico indipendentista

Sono dieci le offerte per gli spazi dei ristoranti Salotto e Gatto Rosso in Galleria Vittorio Emanuele, cinque per ciascuno dei due spazi. La gara avrebbe dovuto riguardare - secondo un parere dell'Anac, l'agenzia nazionale anti corruzione - anche il Savini, che però ha vinto un ricorso specifico. Il comune di Milano, invece, avrebbe voluto salvare tutte e tre le storiche insegne.

Tra le offerte, quella di Roberto Bernardelli, "patron" dell'Hotel dei Cavalieri in piazza Missori ma soprattutto politico ormai di lungo corso, prima nella Lega Nord (di cui è stato consigliere comunale, regionale e parlamentare) e poi nella Lega Padana Lombardia e nell'Unione Padana. Bernardelli venne arrestato nell'aprile del 2014 nell'ambito di una inchiesta sul secessionismo veneto. L'imprenditore partecipa, con una sua società, per la gestione degli spazi del Gatto Rosso. La moglie (con un'altra società) per il Salotto. Questo, tra parentesi, genererà un supplemento di verifiche perché, in teoria, il bando impedisce di partecipare due volte. I tecnici dovranno quindi accertare che tra le società dei due coniugi non vi siano collegamenti.

Per il Gatto Rosso, oltre a Bernardelli, partecipano l'attuale gestione e poi Mauro Tiberti (amministratore di Outlet Dolciario), una società (Prima C) che gestisce un bar al Passaggio Duomo e una associazione d'imprese tra una società che gestisce un bar a Napoli e una catena di take away giapponesi (di cui uno è in via Santa Radegonda). Che però non ha intenzione di aprire un nuovo ristorante giapponese, ma semmai di esportare il brand Galleria nel Sol Levante in futuro.

Lo spazio è di 201 metri quadri e la base d'asta è di 289.440 euro. Si tratta, come è noto, del ristorante proprio di fronte al Savini.

Per il Salotto, invece, parliamo di 103 metri quadri e base d'asta di 164.800 euro. Come detto, uno dei concorrenti è la moglie di Bernardelli, che partecipa per il Gatto Rosso. Un altro concorrente, anche stavolta, è l'attuale gestore del Salotto. Poi una catena di take away giapponesi (di cui uno in via Santa Radegonda) e il gruppo di ristorazione Fabbro Spa. 

Le aggiudicazioni sono previste per il mese di giugno, quando saranno arrivate anche le sentenze sui ricorsi dei gestori di Gatto Rosso e Salotto. Che, come si è visto, partecipano comunque anche all'asta del comune di Milano. Il 60% del punteggio riguarderà la valutazione tecnica, il 40% sarà invece una valutazione sull'offerta economica. E, come è stato notato, nessuna "grande firma" si è fatta avanti per la gestione dei due ristoranti.

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