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Venerdì, 19 Aprile 2024
Milano Centro Duomo / Piazza del Duomo

Dopo le nozze (civili) vogliono pregare in Duomo: "Non si entra in abito da sposa"

Il rifiuto degli addetti. La coppia si arrabbia e si rivolge a un legale

Volevano pregare in Duomo, subito dopo le nozze (civili) celebrate nel vicino Palazzo Reale, ma non è stato loro possibile. E così si sono rivolti ad un avvocato. La vicenda potrebbe quindi finire in tribunale. 

Del resto, avvocato è anche il novello sposo: un milanese di 49 anni, che ha convolato a nozze con una musicista 40enne. A bloccarli - riferisce Repubblica - gli addetti alla sorveglianza della cattedrale. Motivo, lei era in abito da sposa. E' successo giovedì 5 maggio.

La coppia è cattolica praticante. Non si sono potuti sposare in chiesa perché lui è divorziato, ma ci tenevano particolarmente ad un momento di preghiera in Duomo, visto che è a due passi dal luogo delle nozze civili. Così si sono messi in fila, nella coda riservata ai fedeli che intendono pregare. Ma gli addetti hanno spiegato che, poiché lei era in abito da sposa, si sarebbero dovuti accodare necessariamente tra i visitatori.

E così è stato. Fatta diligentemente la fila, però, all'ingresso sono stati stoppati, questa volta perché il regolamento della cattedrale vieta cerimonie, filmati e fotografie non autorizzate, peraltro anche sul sagrato e non solo all'interno del Duomo. Loro però non ci stanno. "La Fabbrica del Duomo (è il virgolettato del legale a cui si è rivolta la coppia, riportato da Repubblica) impedisce l'ingresso dei fedeli per il solo fatto di indossare l'abito nuziale".

Lo sposo ha ribadito di non voler celebrare alcunché, né di scattare fotografie o filmare, ma solo di volersi ritagliare un momento di preghiera in una chiesa cattolica insieme alla moglie subito dopo le nozze.

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