Quasi mille metri quadri della Galleria Vittorio Emanuele vanno a Massimo Dutti, nell'ambito del bando che - nel 2015 - aveva messo all'asta gli spazi occupati dal BarSì e dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Si tratta di tre vetrine con affaccio sul braccio principale della Galleria, a sinistra dal Duomo, e di sei piani dell'edificio. Il bando comprendeva in realtà anche il negozio di Mercedes, che però è stato già assegnato a Carlo Cracco per il suo nuovo ristorante.

Alla gara hanno partecipato marchi di grande prestigio, italiani ed internazionali. L'assegnazione a Massimo Dutti arriva in seguito alla rinuncia da parte dei primi due classificati, Hugo Boss e Valentino. Poiché però, secondo il bando, è vietato esporre una insegna già presente in Galleria, la consegna degli spazi avverrà dopo che Massimo Dutti avrà riconsegnato gli spazi attualmente occupati.

L'offerta di affitto è di tre milioni e 100 mila euro all'anno, contro una base d'asta di poco più di 977 mila euro. Quella di Massimo Dutti non sarà soltanto una boutique: sarà infatti realizzata la "Sala della storia del Tessuto", con una esposizione permanente di fotografie e di abiti, tessuti e capi storici sull'evoluzione della produzione e dell'impiego di tessuti nella storia. Un'area sarà anche dedicata alla storia del tessuto nel cinema internazionale.

«Un altro tassello nel mosaico di valorizzazione della Galleria, che i miei predecessori avevano avviato e che questa giunta, con il supporto della Direzione Demanio, intende continuare», ha commentato l'assessore al bilancio e demanio Roberto Tasca, che ha annunciato nuovi bandi in seguito ad assegnazioni in scadenza a fine 2016 e nel corso del 2017.