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Corso Sempione, "no" alle panchine: è polemica

La zona 1 dice no alle 400 sedute sulle aiuole: "Favore ai commercianti". Ma è polemica

Scoppia il caso delle "panchine mancate" in corso Sempione, nel tratto pedonale limitrofo all'Arco della Pace. In estrema sintesi: c'era un progetto per installarne circa 400, non vere e proprie panchine ma sedute sulle 50 aiuole presenti. Questo progetto era caldeggiato dai commercianti della zona, che l'avrebbero anche finanziato. Ma l'idea è stata bloccata dal consiglio di zona del centro storico.

L'argomento ha provocato anche un "botta e risposta", su Facebook, tra il consigliere comunale Luca Gibillini (Sel), che ha criticato la decisione di bloccare le sedute, e alcuni consiglieri di zona 1 di centrosinistra, che invece l'hanno difesa. La questione coinvolge anche il progetto per le ringhiere di protezione delle aiuole, che costerebbero circa 185 mila euro, soldi difficili da trovare senza lo "sponsor".

Quel tratto di corso Sempione, per il centrosinistra di zona 1, è già "sovraffollato". Aggiungere altre possibilità per sedersi significherebbe attrarre ulteriori persone. Inopportuno. Inoltre, stando a quanto scrive Elena Grandi dei Verdi (e presidente della commissione ambiente), "parliamo di 400 sedute - leggi 'plateatici gratuiti' - che i commercianti guadagnerebbero con la 'sponsorizzazione' delle aiuole antistanti ai loro locali". E per Stefano D'Onofrio, vicepresidente di zona 1 (Sel), le sedute "si trasformano in niente più che sedute a basso costo per i clienti delle decine di bar che già hanno le sedute che legittimamente pagano".

Il messaggio è chiaro: sarebbe un favore troppo grosso ai commercianti, ai loro clienti e ai loro affari, più che alle persone in generale.

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