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Piazza Castello, stop alle auto da Pasquetta

Accelerazione al cantiere per rendere la piazza pedonale, già spostati i pullman dei turisti. Residenti restano in maggioranza contrari

Nonostante le polemiche, il progetto di piazza Castello senz'auto accelera. Fortemente voluto dalla giunta Pisapia dopo il "summit" di gennaio 2014, dove si era cercata un'idea forte che potesse avere impatto e visibilità, fortemente osteggiato dalla maggior parte dei residenti ma soggetto a critiche anche da parte di sovrintendenza e Amat, il Castello senz'auto sarà attivo di fatto dal 22 aprile, dopo Pasquetta.

Necessario infatti transennare una zona per la fine del "cantiere". Sono già scomparse le strisce blu per parcheggiare (verranno convertite in strisce gialle per residenti), e i pullman dei turisti sono stati posizionati presso l'Acquario e, in parte, verranno trasferiti a Pagano.

Il 22 aprile scatta la rivoluzione: doppio senso di marcia tra viale Gadio e via Lanza, con senso unico in via Beretta (direzione foro Bonaparte) e senso unico in via Lanza (direzione Castello). In mezzo, il cantiere presidiato dalla polizia locale per ridisegnare tutto. Il 1 maggio, infine, divieto di circolazione e transito tra via Minghetti e via Quintino Sella. Poi, riferisce il Corriere, l'Expo Gate (la porta dell'Expo, in via Beltrami) inaugurata il 10 maggio e il Cyclopride Day dell'11 maggio segneranno simbolicamente la fine delle auto in piazza Castello.

L'amministrazione, dunque, non arretra di un passo. L'Amat (agenzia mobilità ambiente) aveva segnalato il rischio di aumento delle code in foro Bonaparte (unica alternativa vicina a piazza Castello per le auto) fino al triplo di ora. Effetto già visibile tutte le volte che piazza Castello viene temporaneamente chiusa, come in occasione degli Oh bej Oh bej o della maratona, quando il traffico su foro Bonaparte è insostenibile anche a mezzanotte, figurarsi nell'ora di punta. Dall'assessore Pierfrancesco Maran non è arrivata nessuna dichiarazione in merito: probabile che il comune stia studiando qualche contromossa non ancora definita oppure che si speri che il traffico, gradualmente, si sposti spontaneamente su altre direttrici, come aggirare il parco Sempione da nord anziché passare da foro Bonaparte.

I residenti, capitanati da Barbara Bianchi Bonomi (già consigliera comunale del Pdl), promettono battaglia e hanno già raccolto più di 1.500 firme, che però al momento non hanno fatto fare alcun passo indietro alla giunta. Quanto alla sovrintendenza, ha stortato il naso sull'ipotesi di riempire la piazza coi chioschi e le sdraio: "No all'effetto spiaggia", ha detto chiaramente Alberto Artioli. Ma per quello c'è tempo fino a settembre.

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