Sono partiti sabato i tanto attesi saldi di fine stagione, che dovrebbero rivitalizzare le casse dei negozianti ed aiutare i clienti a fare acquisti sottocosto. Ma la crisi non ha risparmiato nessuno, neanche questa volta.

Per la giornata di sabato infatti l’Unione del Commercio ha registrato un calo delle vendite del 4% rispetto al 2008. Acquisti sì, quindi, ma molto oculati. Le lunghe code davanti ai negozi del quadrilatero della moda, non sono comunque mancate sabato mattina, per aggiudicarsi l’oggetto del desiderio a prezzo normalmente inaccessibile: sono andati per la maggiore scarpe, borse ed accessori.

La ressa e la calca sono mancate invece durante la giornata di ieri, dove tutto era aperto, ma stranamente più vuoto del solito. Non sentono invece la crisi le catena di abbigliamento low cost, che continuano a registrare tassi di vendita invidiabili per la concorrenza. I milanesi quindi quest’anno si sono convinti per acquisti più oculati, limitandosi a guardare più vetrine e ad acquistare solo lo stretto indispensabile.

Unica nota positiva del fine settimana sono gli acquisti femminili. Se negli ultimi sei mesi gli uomini sono stati più invogliati a tirare la cinghia, l’abbigliamento femminile continua invece ad andare e le donne continuano a comprare, magari low cost ma a dei capi nuovi di abbiglimento o intimo non rinunciano.