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Cimitero Monumentale: avrà un curatore come un Museo

La decisione di Palazzo Marino

Tanti anni fa, all'ingresso del Cimitero Monumentale, si vendevano le t-shirts. La vocazione turistica finiva lì. Il cimitero più bello e più artistico della città era già (è sempre stato) un museo a cielo aperto, ma la strada per la sua valorizzazione è stata incomprensibilmente lunga. Negli ultimi tempi, il luogo di sepoltura più centrale della città viene sfruttato con eventi gratuiti, nella bella stagione, per attrarre milanesi e turisti.

La novità è che - presto, entro gennaio 2018 - il cimitero avrà anche un suo curatore. Una figura che, per un anno, si occuperà di "mappare" il Monumentale dal punto di vista artistico, storico ed architettonico, nonché di supportare la direzione artistica per tutti gli eventi culturali e di promozione del luogo.

La figura del curatore è stata fortemente voluta da Roberta Cocco, assessore con delega ai servizi civici, e sarà selezionata attraverso un bando a cui potranno partecipare esperti in storia dell'arte con esperienza e pubblicazioni scientifiche. Il Monumentale diventa così in tutto e per tutto un museo.

Allarme furti al Monumentale

Sono circa 85 mila le sepolture totali presenti al Monumentale: i progetti di restauro in corso comprendono settantotto sculture e quarantacinque monumenti di bronzo. Nel 2016 si era acceso un "faro" sul Monumentale a causa di numerosi furti all'interno. L'associazione "Amici del Monumentale" aveva avviato una raccolta firme proprio per chiedere la figura del curatore, sperando che questo porti maggiore attenzione anche sul fronte della sicurezza.

Il Cimitero Monumentale

Aperto nel 1867, disegnato dall'architetto Carlo Maciachini, anche se la prima tumulazione (del compositore Gustavo Noseda) era avvenuta a Monumentale ancora in costruzione, nel 1866. Fin da subito il cimitero si impreziosì di opere di arte funeraria, fino a farlo diventare uno dei luoghi di sepoltura più importanti d'Italia in tal senso. 

In alcuni punti (tra cui il più noto è il Famedio) sono sepolti milanesi illustri. Il Famedio ha assunto questa funzione fin dal 1869, quindi quasi immediatamente dopo l'apertura del cimitero. 

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