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Via Triboniano, parlano i rom: denunceremo il Comune

Palazzo Marino potrebbe incorrere in una denuncia per i reati di sequestro di persona e istigazione all'odio razziale. Lo avanzano i legali nominati dalla comunità Rom e Sinti di via Triboniano

Una conferenza stampa annunciata, quella che si è svolta questa mattina in largo Corsia dei Servi, a Milano. Una presa di posizione della Comunità Rom e Sinti per comunicare ai giornalisti la "propria" versione sui disordini di via Triboniano del 20 maggio scorso. La comunità nomade meneghina annuncia battaglia: i reati ipotizzati nei confronti di Palazzo Marino non sono da poco. Istigazione all'odio razziale e sequestro di persona.

Allo studio dei legali nominati dalla Comunità c'è un esposto contro il Comune di Milano e i responsabili dell'ordine pubblico relativamente agli interventi e alla "guerriglia" di un mese fa. L'esposto, e una serie di rivendicazioni tra cui la "trasparenza" sui fondi stanziati (13 milioni di euro del cosiddetto Piano Maroni", di cui solo 1,8 però destinati alla situazione alloggi dopo gli sgomberi), la possibilità di interloquire direttamente con prefettura e le istituzioni da parte dei rom, nonché chiarezza degli interventi, sono stati oggi oggetto della conferenza stampa dei rappresentati nazionali di Rom e Sinti nonché da esponenti dell'Osce e del Consiglio d'Europa.

I Rom non ci stanno a passare per coloro che delinquono, rubano, creano disordini. E proprio per questo gli esponenti di via Triboniano hanno ideato una iniziativa: una festa per il prossimo 27 giugno "aperta a tutti coloro che vogliono intervenire". Tutti compresi, anche il vicesindaco De Corato, assicurano.

Quello che preme di più agli occupanti del campo di via Triboniano è il futuro dei propri figli, nati in Italia e iscritti alle scuole milanesi. Il campo dovrebbe essere al più presto sgomberato, sembra in occasione dei lavori per l'Expo 2015 e alcune centinaia di persone si troverebbero in mezzo ad una strada, bambini compresi. C'è incertezza sul futuro, fra i rom del campo Triboniano, ma anche perplessità sull'impiego dei finanziamenti destinati agli sgomberati.

"Solo una esigua parte dei 13 milioni di euro stanziati - spiega Dijana Pavlovic, una delle rappresentanti del campo - andrà a sostenere le politiche abitative di chi resterà senza casa dopo lo sgombero del Triboniano, e degli altri campi legali a Milano: appena 1,8 milioni di euro. Nove milioni serviranno per costruire muri, puntare inutili telecamere. I fatti di maggio raccontano di un vero e proprio sequestro dei rom nel campo di via Triboniano con gente che non poteva uscire, lacrimogeni che piovevano tra le roulotte e un anziano con un braccio spezzato convinto ad andare all'ospedale e poi arrestato e tenuto dentro per una settimana. La questione dei Rom a Milano è una vicenda che preoccupa la federazione Rom e Sinti, a Milano e solo qui si stanno portando avanti politiche di repressione, voglio ricordarlo, contro cittadini rom italiani e cittadini comunitari".

GLI AGGIORNAMENTI

18 giugno ore 17.30 - De Corato: "350 euro a sgombero per pagare gli straordinari ai vigili". "In 4 anni il Comune di Milano ha speso 102 mila euro per pagare gli straordinari alla Polizia Locale per gli allontanamenti di rom abusivi. Che per 278 sgomberi complessivi equivalgono a circa 350 euro di straordinari a sgombero". Lo precisa il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato.

"Gli interventi di Nuir (Nucleo rapido del Comune) e Amsa - aggiunge De Corato - per l'abbattimento di baracche e il risanamento delle aree da immondizie sono avvenuti in regime ordinario. E rientrano negli obblighi di un'Amministrazione pubblica di fronte a situazioni che minano alla salute e alla sicurezza dei cittadini. Che sono poi i primi a chiedere di agire. Nei campi rom si è trovato di tutto: dall'amianto ai topi, oltre naturalmente a migliaia di veicoli rubati. Non ultimo il mercurio, custodito in una villa abusiva in via Predil. Un immobile di ben 250 metri quadri che non tutti si possono permettere ma, a quante pare, un nomade sì. E il Comune glielo ha abbattuto alcuni giorni fa. Naturalmente il costo, comprensivo delle 135 tonnellate di rifiuti rimossi, sarà addebitato a suo carico".

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