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Quarto Oggiaro Trenno / Via Fratelli Rizzardi

Salvini (LN): "A Trenno i tir sono pericolosi, fare la bretella"

Il capogruppo leghista in sopralluogo a Trenno, dove in via Fratelli Rizzardi transitano tir in una strada troppo stretta. Risultato, mettono in pericolo i passanti. "De Corato? Non ha mai risposto"

salvini-incrocio-trennoLa foto a lato (con il capogruppo leghista Matteo Salvini) mostra l'incrocio "incriminato" di Trenno, dove un tratto di campagna di via F.lli Rizzardi si congiunge a via De Chirico (quella indicata col cartello "senza uscita"). Da via Rizzardi proviene un numero di tir insostenibile per la zona, che è un'area residenziale che nulla ha a che fare col traffico "pesante". La ragione? Semplice: a "monte" di via Rizzardi c'è un deposito di tir, che non hanno altra strada per entrare a Milano (qui il video).

Anche via Rizzardi, infatti, è poi chiusa. Si tratta però di una strada che attraversa i campi e porta (anche) a una cascina e a una base scout.

La Lega Nord combatte da anni una battaglia che pare "persa in partenza": costruire una bretella di collegamento che "scavalchi" questo tratto di via Rizzardi e colleghi via Cilea (la mini-circonvallazione del Gallaratese) con un altro tratto di via Rizzardi, più a sud, non connesso col tratto in oggetto (le cose strane della toponomastica di periferia), in modo che i tir evitino una strada oggettivamente inadatta. Come si vede dalla seconda foto, infatti, è stretta e piena di buche. Arduo (e in alcuni punti impossibile) che un'auto e un tir vi transitino contemporaneamente.

Secondo Matteo Salvini, l'assessore al traffico Riccardo De Corato non ha mai risposto alle sollecitazioni della Lega, che sono state accompagnate da numerose firme raccolte dagli abitanti di Trenno. I tir infatti mettono in pericolo (non per colpa loro, s'intende) i passanti, chi percorre a piedi via De Chirico.

Gli abitanti del quartiere non hanno più voglia di aspettare. Non hanno più voglia, in particolare, di rischiare l'incidente, l'investimento. Salvini è però fiducioso. "Facciamo passare la campagna elettorale", dice ai cittadini, "e intanto abbiamo portato qui le telecamere, i giornalisti e i fotografi. Poi parleremo con il prossimo assessore al traffico, perché è lui che deve politicamente avviare il progetto". Tra le ragioni che hanno causato l'immobilismo pluriennale, sembra esserci anche un dubbio sulla proprietà dei terreni su cui dovrebbe insistere la nuova bretella: comunali o privati?

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