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Martedì, 23 Aprile 2024
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Zonca: «"La Città dei Comuni" come reazione a una ingiustizia»

Tra i promotori della lista civica c'è Enrico Zonca che spiega i motivi di questa discesa in campo: «I nomi dei 24 eletti sono scelti dalle segreterie di partito, è un'ingiustizia alla quale ci opponiamo»

Come via abbiamo raccontato è nata “Lista Civica Costituente per la partecipazione - La Città dei Comuni” in vista delle elezioni del consiglio metropolitano per la Città Metropolitana indette per il 28 settembre.

Tra i promotori c’è il cinisellese Enrico Zonca, già consigliere comunale con la civica “Cittadini Insieme”. 

Proprio lui spiega i motivi di questa discesa in campo: «I nomi dei 24 eletti sono scelti accuratamente dalle segreterie di partito, le quali contano di di imporre ai propri consiglieri comunali delle direttive non derogabili».

Puntualizza Zonca, che prevede il rischio di grandi Comuni «come Cinisello Balsamo, di non essere assolutamente rappresentati nel consiglio della Città Metropolitana» e i rischio «per tutti è di consegnare al sindaco di Milano (Giuliano Pisapia, ndr) il governo di alcune funzioni fondamentali quali trasporto pubblico, il governo del territorio, lo sviluppo delle attività produttive, la gestione di grandi opere pubbliche e delle società partecipate dei 134 Comuni».

Per questo nasce la civica: «Siamo chiamati a reagire di fronte a una palese ingiustizia e una modalità di creazione della Città Metropolitana che rischia di essere un'operazione di potere dei partiti maggiormente rappresentati, con evidenti ricadute negative sul futuro dell'intera area metropolitana».

La lista civica nascente è «di tipo trasversale, supera le differenze culturali che pur esistono tra le varie componenti in virtù di un obiettivo più importante. Non è partitica, ma aperta al contributo di tutti, alla quale hanno già dato la loro adesione molti consiglieri comunali e sindaci di vari Comuni e di vari partiti e liste civiche, per dare voce ai consiglieri comunali che si sentono liberi dagli ordini di partito, promuovendo anche la loro candidatura e cercando».

L’obiettivo è chiaro: «In questo mese che manca alle elezioni dobbiamo spiegare a tutti gli altri che il vero cambiamento per la Città Metropolitana di Milano non è far eleggere dei funzionari indicati da questo o quel partito, ma scegliendo chi meglio può rappresentare le istanze di un territorio, piccolo o grande che sia, nel miglior modo possibile, dando voce anche ai tanti rappresentanti del M5S che, sempre secondo la legge 56, non potrebbero nemmeno presentare una loro lista autonoma».

Chiude Zonca: «La sfida è molto difficile: rimane solo una settimana per raccogliere 105 sottoscrittori e 24 candidati. Il segnale politico ai partiti è comunque stato lanciato forte e chiaro. Non vogliamo un Consiglio Metropolitano che consegni l'intera area a Pisapia e ai funzionari di partito».

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