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Cinisello Balsamo Cinisello Balsamo / Via XXV Aprile

Sentenza Caronte, il Comune firma la diffida ad ATM, Ghilardi al PD: «Silenzio o mea culpa»

Il sindaco spiega: «Nonostante la terribile notizia, che ci costringe a rimettere mano al bilancio e a pensare a una strategia giuridica, non ci scoraggiamo. Al contrario siamo determinati ad affrontare tutte le questioni economiche e amministrative»

Il sindaco Giacomo Ghilardi spiega nel dettaglio come il Comune stia affrontando in questi giorni l’esito della procedura arbitrale (Lodo), attivata da Caronte, il 9 marzo 2018, nei confronti di Cinisello Balsamo che, a distanza di 20 anni, si vede costretta a dover versare oltre 5 milioni di euro per il pagamento degli introiti derivanti dalla vendita dei biglietti.

Così Ghilardi: «Nonostante la terribile notizia, che ci costringe a rimettere mano al bilancio e a pensare in tempi rapidi a una strategia a livello giuridico, non ci scoraggiamo. Al contrario siamo determinati ad affrontare tutte le questioni economiche e amministrative di questa vicenda, nonché a ripercorrere le tappe storiche degli atti compiuti dalle precedenti amministrazioni».

Nella mattinata di giovedì 20 febbraio il sindaco ha firmato la diffida ad Atm, l’atto con il quale si mette in mora Atm per le somme dovute.

Prosegue Ghilardi: «Occorre fare chiarezza su questa lunga e complessa vicenda che abbiamo ereditato dalle precedenti giunte di sinistra, per dovere di trasparenza nei confronti dei cittadini, ma oltre che il momento della verità, oggi è il momento di agire».

Tutto prende avvio nel 1997, quando viene firmata una convenzione in cui il Comune si fa garante nel rapporto tra la società Caronte e Atm, in cui il primo è il vettore e Atm il beneficiario dei ricavi della vendita dei biglietti, all’interno del Sistema Integrato Tariffario Milanese (SITAM).

Il primo cittadino spiega: «A seguito di ulteriori atti, precisamente firmati nel 2009 sempre dalle precedenti giunte di sinistra, il Comune di Cinisello Balsamo si riconosce debitore nei confronti di Caronte e negli anni successivi non si preoccupa mai di intraprendere la causa nei confronti di Atm per il versamento del corrispettivo, lasciando così, di fatto, il Comune esposto alle richieste di Caronte».

Ghilardi termina duramente: «Carta canta, dunque. Al Partito Democratico che continua a nascondere la verità, chiediamo o il doveroso silenzio o un atto di responsabilità».

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