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Cinisello Balsamo Cinisello Balsamo / Via Giovanni Frova, 10

Il "caso MuFoCo" si sblocca, Regione Lombardia stanzia 50.000 euro di contributi

L'attività del Museo di Fotografia di Cinisello Balsamo è salva per il 2016: la Regione ha aumentato di 30.000 € il contributo annunciato a dicembre, quello che serviva per continuare le attività di quest'anno

«Il Museo della Fotografia di Cinisello Balsamo ha ottenuto poche ore fa da Regione Lombardia un contributo di 50.000 euro. La Regione ha dunque aumentato di 30.000 € il contributo annunciato a dicembre: sono quelli che servivano per continuare, anche per quest’anno, l’attività dell’istituzione».

Ad annunciarlo è il consigliere regionale della Lombardia nella circoscrizione provinciale di Milano Fabio Pizzul: «Lo chiedevamo da mesi e, finalmente, i soldi sono arrivati proprio poche ore prima dell’audizione con i responsabili del museo e i sindacati».

Poi la polemica: «Il bello è che l’assessorato non ha avuto la cortesia di avvisare nessuno, neppure il presidente della commissione che, ovviamente, fa parte della maggioranza. Bella collaborazione».

Ora dei 600.000 euro per il funzionamento annuale del museo, 300.000 arrivano dal Ministero dei Beni culturali, attraverso la Triennale di Milano, 200.000 dal Comune di Cinisello Balsamo, 50.000 dalla Città Metropolitana e 50.000 da Regione Lombardia.

Raggiunti adesso i 600.000 euro necessari per il 2016, si tratta di perfezionare il nuovo statuto del MuFoCo che vede la partecipazione del Comune di Cinisello Balsamo, della Città Metropolitana e della Triennale di Milano che garantirà anche nuovi spazi espositivi e sarà forte dei contributi di Governo e Regione.

Continua Pizzul: «A questo punto, credo che si debba pensare a una grande opera di rilancio di questo patrimonio unico e prezioso e Regione Lombardia dovrebbe essere la capofila in una operazione del genere, considerato che dei quasi 2 milioni di pezzi, dall’Ottocento a oggi, depositati in quel museo, circa 800.000, praticamente la metà, sono costituiti dai fondi di proprietà della stessa Regione».

Poi le proposte: «Lancio anche qualche idea concreta: si potrebbero organizzare degli eventi territoriali che facciano conoscere il museo non solo ai cittadini, ma anche a quei privati che potrebbero sostenerlo economicamente. Lo stesso consiglio regionale potrebbe indire un concorso fotografico per i giovani e le scuole, coinvolgendo il museo. E perché non organizzare una mostra permanente di fotografie della Lombardia al belvedere Jannacci, che potrebbe essere finalmente aperto al pubblico?».

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