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M5S: «Raccolta rifiuti locale poco lungimirante e ambientalista»

Il MoVimento 5 Stelle di Cinisello entra a gamba tesa sull’approvazione del contratto di servizio stipulato dal Comune con Nord Milano Ambiente (la società che gestisce la raccolta dei rifiuti cinisellesi)

Il MoVimento 5 Stelle di Cinisello entra a gamba tesa sull’approvazione del contratto di servizio stipulato dal Comune con Nord Milano Ambiente (la società che gestisce la raccolta dei rifiuti cinisellesi).

Il consiglio comunale ha approvato il contratto giovedì 6 novembre, intorno alla 1.30 di notte e il MoVimento giudica quella sessione consiliare «una seduta in cui il dialogo, il buon senso e la logica sono rimasti comodamente a casa».

In quella seduta, spiegano i grillini, sono stati approvati «un contratto di durata lunghissima (9 anni), un costo annuale alto (11 milioni di euro), la possibilità di effettuare controlli effettuati dall’interno (senza obblighi di comunicazione), nessun obiettivo qualitativo apposto come il target del 65% di raccolta differenziata entro il 2020 e nessun riferimento legato alla nascita della prossima area metropolitana».

Sono stati respinti inoltre gli emendamenti «per una maggiore trasparenza di gestione, per informare il consiglio comunale dell’andamento del servizio, per introdurre vincoli qualitativi e quantitativi, dettati da Provincia e Regione, sulla raccolta differenziata e per introdurre il riferimento alla tariffazione puntuale».

Attaccano i grillini: «È stato quindi approvato un contratto di servizio burocratico e qualitativamente di bassissimo profilo, che contraddice sia la Delibera di Giunta n° 227 del 23/12/2013, che sospendeva il bando di gara di vendita quote, per trovare migliori soluzioni gestionali, sia la mozione tariffa puntuale approvata il 31/03/14 dal consiglio comunale, che introduceva la sperimentazione della tariffa puntuale in una zona della nostra città».

Continuano i pentastellati: «Un contratto che contraddice e non considera le decisioni prese in precedenza; un contratto strutturato per aumentare l’appetibilità della società a investitori esterni, a discapito della qualità e delle norme».

E ancora: «In mancanza di vincoli quantitativi e qualitativi rispetto a una differenziazione, chi mai potrebbe essere interessato all’acquisto, se non un socio bruciatore? Ovviamente, nel pieno rispetto del decreto “Sbloccaitalia”, in cui questi soggetti vengono addirittura premiati».

Chiude il MoVimento: «Complimenti per la visione lunga e ambientalista, soprattutto ai “giovani” consiglieri di maggioranza».

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