La "pasionaria" Najat Tantaoui alla guida delle proteste dei Forconi
Una delle coordinatrici delle proteste di Milano che sono ormai passate alla storia come quelle dei Forconi è la cinisellese Najat Tantaoui, italo-marocchina, fondatrice dell'associazione "Dialogo" a Cinisello
Una delle coordinatrici delle proteste di Milano che sono ormai passate alla ribalta come quelle dei Forconi è la cinisellese Najat Tantaoui, italo-marocchina, fondatrice dell'associazione "Dialogo" a Cinisello Balsamo, portavoce del "Comitato immigrati italiani" e tra le coordinatrici del "Comitato Primo Marzo", il gruppo che ha organizzato il primo sciopero dei migranti.
Un profilo da cittadina attiva che appare molto lontano dall'immagine attuale che hanno i militanti dei Forconi a cui lei comunque non appartiene. Tantaoui è oggi fra i più influenti personaggi all'interno del movimento.
E' stata al presidio di piazzale Loreto a Milano e alla stampa i questi giorni ha dichiarato: «Non ce ne andremo mai, siamo qui per spiegare alla gente chi siamo, per dire che si devono svegliare e scendere in piazza».
E ancora: «C'è chi dice che qui ci sono solo fascisti, che bisogna stare lontano dal movimento dei Forconi, ma è solo un modo per dividerci».
L'obiettivo del movimento dei Forconi è di azzerare la classe politica e spiega Tantaoui: «Dobbiamo sensibilizzare il popolo, la tv è la nostra nemica perché non sta informando su quello che accade in Italia».
Tantaoui non sa che futuro avrà il suo movimento, ma sa che la protesta è calcata anche dai neofascisti: «Ci sono anche loro, ma chiunque fa parte di questo movimento vuol dire che ha a cuore l'Italia. Dobbiamo risvegliare le coscienze per il bene del Paese, non importa chi ne fa parte».