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Cinisello Balsamo Cinisello Balsamo / Via Giovanni Frova, 10

La fotografia dal MuFoCo alla scuola Casiraghi: al via il primo esperimento italiano

Il liceo classico Casiraghi ha affidato al museo l’elaborazione di un percorso sperimentale che ruota intorno all’educazione al patrimonio e all’educazione allo sguardo, come metodo didattico di quasi 15 anni di consolidata esperienza

Parte a Cinisello Balsamo, tra il Museo di Fotografia Contemporanea e il liceo classico Giulio Casiraghi, il primo esempio in Italia di collaborazione tra una scuola pubblica e un’istituzione museale volta a inserire la fotografia e l’educazione visiva come materia di insegnamento curricolare.

Il liceo classico Giulio Casiraghi ha affidato al museo e al suo servizio educativo l’elaborazione di un percorso sperimentale che ruota intorno all’educazione al patrimonio e all’educazione allo sguardo, come metodo didattico consolidato in quasi 15 anni di esperienza.

Il corso, dunque, si avvale di un bagaglio di competenze a tutto tondo, non concentrate esclusivamente sulla tecnica fotografica o sulla produzione di immagini, ma orientate piuttosto a fondere insieme i molteplici aspetti legati all’immagine.

La progettazione è stata condivisa con i docenti del liceo con l’obiettivo di introdurre in maniera sistematica l’educazione alla cultura visiva come materia all’interno del programma scolastico, dal biennio delle scuole superiori.

La proposta si sviluppa a partire dalla necessità di fornire agli studenti gli strumenti per interpretare le immagini e farne un uso consapevole.

Nell'odierna civiltà dell'immagine, diventa più che mai urgente che i giovani conoscano a fondo il linguaggio fotografico di cui sono fruitori inconsapevoli e produttori acritici nell’uso quotidiano di internet e dei social network.

Se l’immagine rappresenta oggi il medium principale su cui si basano le strutture di comunicazione e di relazione sociale della contemporaneità, la distanza che separa l’immagine-opera esposta nei musei e l’immagine-flusso della vita quotidiana sembra diventare incolmabile.

Da gennaio a maggio 2019, gli studenti di due classi prime frequenteranno un percorso di 20 ore, distribuite tra la scuola e il museo, di storia della fotografia e cultura visiva, con alcuni cenni di tecnica fotografica, attraverso approfondimenti teorici, visite guidate, momenti di condivisione e discussione sulle immagini per stimolare la capacità di osservazione e imparare a distinguere ciò che è reale da ciò che è virtuale.

L'assessore all’istruzione del Comune di Cinisello Balsamo Maria Gabriella Fumagalli spiega: «Grazie alla fotografia due eccellenze del territorio consolidano la loro collaborazione in un’esperienza dal forte valore innovativo a livello nazionale. Una collaborazione ancora più virtuosa se si pensa che intercetta un pubblico di giovanissimi, negli anni della scuola dell’obbligo».

La fascia di età dei giovani under 20, infatti, è considerata la meno ricettiva alle proposte dei musei, sia all’interno che all’esterno della scuola; il pubblico che considera il museo come un luogo lontano, austero e indifferente alle proprie istanze, ai nuovi codici di comunicazione collettiva e di produzione di cultura in forma relazionale che sono propri dell’universo giovanile.

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