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Ex Katia Arredamenti, Lega e La Tua Città: «Ghezzi smemorato e mal documentato»

Le schermaglie politiche a Cinisello non si placano neanche d'estate e l'argomento che va per la maggiore è senza dubbio in questi giorni quello che riguarda il degrado dell'ex Katia Arredamenti

Le schermaglie politiche a Cinisello Balsamo non si placano neanche d'estate e l'argomento che va per la maggiore è senza dubbio in questi giorni quello che riguarda il degrado dell'ex Katia Arredamenti, tra botte e risposta tra opposizioni e maggioranza.

Così Giacomo Ghilardi (Lega Nord), Giuseppe Berlino (La Tua Città) e Antonio Di Lauro (La Tua Città) replicano alle parole dell'assessore alla sicurezza Luca Ghezzi: «Leggiamo basiti e sconcertati, le dichiarazioni farneticanti del vice sindaco».

Proseguono l'attacco: «Spesso in passato in consiglio comunale, il vice sindaco ci aveva abituato a risposte contraddittorie e prive di ogni minimo senso logico, a dimostrare la sua assoluta incapacità nel ricoprire il ruolo e i compiti che gli erano stati affidati a inizio mandato amministrativo 2013 dal sindaco Trezzi, ma con la sua risposta alla situazione indecente denunciata da noi e soprattutto dai tanti cittadini infuriati del quartiere Crocetta, ha superato se stesso».

Contestualizzano i tre: «Ha dimostrato ancora una volta, se mai ce ne fosse stato bisogno, che vive in un mondo tutto suo, un mondo ovattato tra casa, chiesa, oratorio e uffici comunali, completamente privo della benché minima conoscenza del territorio e dei reali problemi di sicurezza e degrado che affliggono la nostra città».

Poi si rivolgono direttamente a Ghezzi: «Allo smemorato vice sindaco, vogliamo ricordare che l’area risulta abbandonata fin dal 2008, e dopo diversi anni, in seguito all’ennesimo sgombero, e più precisamente nel febbraio del 2012, i proprietari dell’area, di oltre 7.800 mq di superficie, lamentavano le difficoltà legate alla gestione della stessa, e l’impossibilità nel riuscire a trovare qualche società immobiliare interessata a un intervento riqualificativo, stante l’ubicazione a ridosso del Cimitero di Balsamo, e soprattutto a causa delle lungaggini burocratiche/amministrative dell’allora giunta Gasparini (di cui il nostro smemorato era già vice sindaco), che, non riuscendo a portare a termine il nuovo PGT (Piano di Governo del Territorio), non permetteva di poter capire quale futuro edificatorio potesse avere quell’area».

E ancora: «Con l’arrivo della nuova giunta Trezzi nel 2013 (sempre e ancora vice sindaco il nostro smemorato), nell’ottobre dello stesso anno, il PGT fu finalmente approvato, ma nulla è cambiato da allora. Per cui ora, che il nostro vice sindaco a distanza di circa tre anni venga a dirci che vanno trovate sinergie con la proprietà, fa davvero molto sorridere se non piuttosto piangere».

L'attacca continua: «Dovrebbe viceversa avere il coraggio di dire come stanno in realtà le cose, e cioè ammettere che in detta area di 7.818 mq di superficie la giunta di cui fa parte, ha concesso ai proprietari la possibilità di edificare solo una piccola percentuale dell’area pari a poco più del 28% della stessa, chiedendo in cambio senza ritegno, la cessione gratuita della restante parte, pari a circa 5.000 mq. Appare evidente che ci troviamo di fronte ad una vera e proprio ingiustizia al limite dell’abuso, che vede la proprietà succube delle voraci richieste da parte dell’amministrazione».

Così stando la situazione è ovvio che non vi può essere un reale interesse da parte di privati investitori, che solo con un intervento edificatorio economicamente sostenibile potrebbero investire in progetti che permetterebbero la soluzione del degrado e dell’abbandono dell’area. Pertanto caro vice sindaco, piuttosto che tentare ,ogni volta in cui è chiamato a rispondere delle proprie responsabilità, di minimizzare il problema, prenda coscienza della realtà dei fatti, esca dal suo torpore amministrativo, inviti il suo sindaco a voler rimetter mano al PGT, e inoltre anzichè dichiarare astrusità, faccia un sopralluogo nell’area così come abbiamo fatto noi insieme ai cittadini del quartiere».

Chiosano i tre: «Prima di sostenere tesi sull'argomento si documenti meglio, si eviterà di sicuro ulteriori figure imbarazzanti e barbine, che non fanno certo onore alla città, che vuole avere la presunzione di amministrare».

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