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Martedì, 16 Aprile 2024
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Ghilardi: «Trezzi si vergogni, per difendere la donna insulta l'uomo»

La Lega Nord si scaglia contro la campagna contro la violenza sulle donne organizzata dall'amministrazione comunale, giudicata dal Carroccio "vergognosa" e "discriminatoria" nei confronti delle famiglie

La Lega Nord si scaglia contro la campagna contro la violenza sulle donne organizzata dall'amministrazione comunale di Cinisello Balsamo, giudicata dal Carroccio "vergognosa" e "discriminatoria" nei confronti delle famiglie e di tutti i bambini e ragazzi.

I fatti: il Comune ha tappezzato Cinisello di locandine "fumettate"per la campagna contro la violenza sulle donne, una campagna forte con delle vignette che colpiscono per il loro forte impatto. Per la Lega (ma anche per molti cittadini che le hanno criticate) anche troppo.

Così il consigliere comunale Giacomo Ghilardi della Lega: «Il “cattivo esempio” che la sinistra cinesellese guidata dal sindaco Trezzi ci vuole propinare è vergognoso e discriminatorio nei confronti di tutte le famiglie e di tutti i bambini e ragazzi che si ritrovano a dover leggere frasi e messaggi di questo pessimo genere».

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Prosegue il leader leghista locale: «Si cerca in modo del tutto fuorviante di condannare un valore, un principio e una battaglia giusta e da noi condivisa come quella sulla violenza sulla donna, facendo violenza morale gratuita su bambini, papà e famiglie».

Poi l'invettiva si concentra su Trezzi: «Caro sindaco, con questa campagna ritengo sia lei a dare il cattivo esempio, ritengo sia lei a fare violenza e a non portare rispetto ad alcuni esseri umani denigrandoli. Lei non può condannare a priori i padri e le famiglie in quanto nei suoi beceri cartelli lei tende a denigrare tutti i padri e tende a lanciare un messaggio di violenza a tutti i figli».

Chiude Ghilardi: «Mi chiedo cosa possa pensare un figlio, dopo aver letto questi cartelli, del suo papà quando torna a casa! Non si permetta mai più di offendere o insultare il ruolo di padre, marito o compagno, all’interno del nucleo familiare e la invito, dopo aver chiesto scusa a milioni di papà perbene, a rimuovere immediatamente da ogni bacheca, spazio e soprattutto sito comunale i manifesti in questione.

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