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Sacchetti di plastica illegali venduti agli ambulanti dei mercati: maxi sequestro a Cinisello

La polizia locale di Torino, partendo dal mercato di Porta Palazzo, ha individuato un capannone a Cinisello: erano stipati 3 milioni e mezzo di sacchetti non biodegradabili

Si trovava a Cinisello Balsamo il "centro" di smistamento di sacchetti di plastica non biodegradabili e quindi la cui vendita è vietata secondo la normativa europea. A individuarlo sono stati gli agenti di polizia locale di Torino (comando Porta Palazzo) in seguito a indagini nel capoluogo piemontese. In un capannone di Cinisello, ispezionato martedì 22 gennaio, sono stati trovati più di 3 milioni e mezzo di sacchetti irregolari, pronti per essere distribuiti.

L'indagine è iniziata nel mese di febbraio del 2018 presso il mercato di frutta e verdura di Porta Palazzo, in piazza della Repubblica a Torino. Si tratta di uno dei mercati più noti del capoluogo, a ridosso del centro storico, punto d'accesso per chi arriva per esempio da Milano attraverso corso Giulio Cesare. 

Gli agenti della locale hanno scoperto che alcuni banchi del mercato venivano riforniti di sacchetti non biodegradabili da alcuni extracomunitari che parcheggiavano furgoni carichi di questi sacchetti nelle strade adiacenti a piazza della Repubblica, per poi vendere i sacchetti abusivamente agli ambulanti.

Il "grossista" a Cinisello

Nell'arco di circa un anno, gli agenti hanno effettuato quattro operazioni sequestrando quasi 400 mila sacchetti e, in un caso, un furgone che circolava senza assicurazione Rca. Agli uomini colti a vendere i sacchetti agli ambulanti sono state comminate multe per 5 mila euro. Ma restava la domanda su chi fosse il venditore all'ingrosso dei sacchetti. Dopo una breve indagine, il centro di smistamento è stato individuato a Cinisello Balsamo.

Così, martedì 22 gennaio, gli agenti della locale torinese e quelli di Cinisello hanno fatto irruzione in un capannone di una zona industriale, dove ha ufficilamente sede una ditta che si occupa di ingrosso di generi alimentari, gestita da un imprenditore turco. In una cella frigorifero spenta sono stati trovati 24 bancali con scatole che contenevano 3.599.000 sacchetti di plastica non commerciabili, tutti sequestrati. Il titolare della ditta è stato multato per 5 mila euro e denunciato per alcune irregolarità edilizie. I sacchetti venivano importati dalla Germania.

I precedenti

Quella dei sacchetti di plastica non biodegradabili è una piaga ancora piuttosto diffusa, nonostante dal 2011 ne sia vietata la vendita. Le forze dell'ordine di tutta Italia ogni tanto effettuano sequestri che, dato il prodotto, si risolvono sempre nel ritrovamento di centinaia di migliaia quando non milioni di pezzi.

Nel 2015, in alcuni magazzini tra Milano e Assago, la polizia locale meneghina sequestrò ben 100 milioni di sacchetti illegali.

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